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Puntuali come ogni anno i dati sulla povertà...

...che confermano la caratteristica tipica delle famiglie povere: monoreddito e da lavoro dipendente, in prevalenza del sud!

(6 Ottobre 2007)

Ogni anno puntualmente l'ISTAT snocciola i dati relativi alla povertà nel nostro paese e puntualmente la regione Molise si colloca tra quelle più povere.

Ma la povertà è una prerogativa tipica di tutto il mezzogiorno.

E non serve certo l'autorevolezza numerica di un ufficio di statistica per accorgersi di quello che accade intorno a noi; basta parlare con la gente per accorgersi dell'aumento della povertà, per rendersi conto che è sempre più difficile far quadrare il bilancio familiare e ad arrivare a fine mese.

Solo che guardando superficialmente in giro, non è che poi si avverte un clima di povertà così generalizzato : i negozi sono pieni di merce buona e dai prezzi elevati; in circolazione per le strade delle nostre città si vedono auto costose, lussuose e di grossa cilindrata; in ogni pezzo di terreno rimasto libero sorgono ogni giorno nuove case eleganti, moderne e dai prezzi proibitivi; a spasso c'è tanta gente ben vestita, con abiti firmati e alla moda.

E' quando si parla con le famiglie di lavoratori, di pensionati, di impiegati monoreddito, che ci si rende conto delle difficoltà che hanno queste persone ad arrivare a fine mese, ai numerosi stratagemmi che devono inventare per evitare di indebitarsi.

Nel Mezzogiorno l'incidenza di povertà scende sotto la media nazionale solo tra le famiglie di imprenditori e liberi professionisti (9,0%); anche per le famiglie di dirigenti e impiegati, infatti, il valore si attesta al 13,3% e sale al 27,5% per gli operai e assimilati.

C'è quindi una precisa fascia sociale in cui si riscontra il maggior numero di persone povere.

Oltre alle caratteristiche occupazionali della persona di riferimento, concorre a determinare la condizione di disagio la combinazione di lavoro/non lavoro all'interno della famiglia. Se, infatti, la famiglia viene analizzata rispetto alla condizione professionale dei suoi componenti, si osserva come le situazioni più difficili siano, ovviamente, quelle delle famiglie senza occupati né ritirati dal lavoro: sono povere circa la metà di queste famiglie.

Roberto Pano
Responsabile sviluppo e lavoro P.d.C.I. Molise
http://www.webalice.it/robertopano

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