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(8 Febbraio 2011) Enzo Apicella
4 bambini Rom muoiono nell'incendio della loro roulotte causato forse da una stufetta

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    La montatura di Ponticelli

    Il caso di Angelica, ragazza Rom accusata del tentato rapimento di una bambina di sei mesi avvenuto a Napoli, nel quartiere Ponticelli, è una montatura.

    (24 Maggio 2008)

    La testimonianza di Flora Martinelli, la madre della bambina, del padre di lei Ciro e dei loro vicini di casa è falsa. Il Gruppo EveryOne ha indagato accuratamente sull'evento che ha scatenato una vera e propria caccia al Rom, che da Napoli si è diffusa a macchia d'olio in tutta Italia. Fin dall'inizio le dinamiche del rapimento non ci hanno convinto, perché chi conosce la palazzina in cui sarebbe avvenuto il reato sa che è praticamente inaccessibile, sia per il cancello che per l'attenta sorveglianza degli inquilini, affermano i leader del Gruppo EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau. Vi sono poi discordanze fra le testimonianze della Martinelli, di suo padre e dei vicini. La donna in un primo momento ha dichiarato che la porta del suo appartamento sarebbe stata forzata, poi ha ricordato di averla lasciata aperta. Dopo aver notato la porta aperta, la madre sarebbe andata a controllare la culla, quindi sarebbe tornata verso il pianerottolo dove avrebbe sorpreso - passati almeno venti secondi - la ragazzina Rom con la sua piccola in braccio. Non solo: avrebbe avuto ancora il tempo di raggiungerla e strapparle la bambina. Quindi la Rom si sarebbe mossa al rallentatore, consentendo a nonno Ciro di raggiungerla, afferrarla e schiaffeggiarla al piano di sotto. Alcuni dei vicini hanno riferito alle autorità che Angelica aveva ancora la bambina in braccio, quando l'hanno fermata. Ma non basta, perché nei giorni precedenti al fatto, gli inquilini della palazzina si erano riuniti più volte, con un solo ordine del giorno: come ottenere lo sgombero delle famiglie Rom accampate a Ponticelli. Dopo queste analisi di massima, il Gruppo EveryOne - che può contare su attivisti e organizzazioni locali - ha effettuato ulteriori accertamenti, sia presso il carcere, dove un funzionario, dopo aver ascoltato le ipotesi che scagionavano la presunta rapitrice, ammetteva:

    Avete ragione, anche noi siamo in difficoltà, perché questo non è un evento diverso da tanti altri, ma qualcuno ha voluto trasformarlo in un caso nazionale. Gli inquilini di Ponticelli fanno blocco: i Rom non li vogliono più. Qualcuno però, mostra qualche scrupolo di coscienza, ma ha paura, perché le pressioni sono forti e mettersi contro il comitato di Ponticelli è pericoloso. Angelica, in realtà, conosceva una delle famiglie che abitano in via Principe di Napoli, dove è avvenuto l'episodio, continuano gli attivisti del Gruppo EveryOne, ha suonato al citofono ed è stata notata da alcune inquiline. Pochi istanti dopo è scattata la trappola e la furia dei condomini si è scatenata contro di lei, che è stata raggiunta in strada, afferrata, schiaffeggiata e consegnata alla polizia. Vi sono testimoni che conoscono la verità e due di loro sono disposte a parlare al giudice. E' importante che l'avvocato Rosa Mazzei, che difende la ragazza Rom, non si faccia intimidire e sostenga la verità in tribunale. Un attivista di Napoli suppone che la linea di difesa potrebbe essere, invece, quella di ammettere il furto, ma non il tentato rapimento. Le conseguenze del caso di Ponticelli, con l'eco mediatica promossa da quotidiani e network, sono state gravissime e sono un indice evidente di come sia necessario abbandonare razzismo e xenofobia per riscoprire la strada dei diritti umani.

    Adesso è importante che le organizzazioni locali per i diritti dell'uomo vigilino sulla serenità di Angelica, che subisce pressioni gravi e intollerabili. Salvaguardare la tranquillità della ragazza significa salvaguardare la verità sul caso di Ponticelli, che è la tragica verità di un'altra ingiustizia, di un'altra calunnia, di altre disumane violenze subite dal popolo Rom in Italia, già colpito da emarginazione e segregazione, vessato da provvedimenti iniqui. Gli attivisti del Gruppo EveryOne concludono con alcune considerazioni che dovrebbero far riflettere: Da anni lanciamo l'allarme riguardo alla campagna razziale in corso in Italia. Grazie all'appoggio di forze politiche transnazionali attive nel campo dei diritti umani e civili, abbiamo ottenuto Risoluzioni europee e documenti-guida da parte delle Nazioni Unite, che ammoniscono l'Italia contro le sue politiche razziali. I Rom in Italia non sono criminali, ma famiglie in difficoltà. Su 150 mila 'zingari' presenti nel nostro Paese, 90 mila sono bambini. La speranza di vita media dei Rom, qui da noi, è di soli 35 anni, contro gli 80 degli altri cittadini. La mortalità dei bimbi Rom è 15 volte superiore a quella degli altri bambini. Sono numeri che esprimono una persecuzione. Riguardo alla criminalità Rom, essa non ha un'incidenza rilevante, come dimostrano i dati del Ministero degli Interni e le aggressioni nei confronti di italiani sono praticamente inesistenti. Il caso di Giovanna Reggiani fu un'altro grande inganno, perché il presunto omicida, Romulus Mailat, non è Rom, ma un romeno di etnia Bunjas, che non ha nulla a che vedere con i popoli 'zingari'. L'abbiamo documentato, a suo tempo, agli inquirenti e alla stampa, ma il nostro dossier scientifico non fu preso in considerazione. Il razzismo fa comodo a uno stuolo di persone, a partiti politici e media, alla criminalità organizzata, che muove miliardi di euro ogni anno. A questo proposito, ricordiamo che i Rom coinvolti in delitti agiscono quasi sempre per ordine di criminali mafiosi italiani, i quali - a causa dell'emarginazione e della segregazione in cui versano i 'nomadi' - li hanno ridotti in schiavitù. Lo sanno le autorità, lo sanno i politici e sarebbe ora che lo sapessero tutti i cittadini italiani.

    E' importante che un deputato o un assessore regionale si rechi a visitare la coppia accusata del rapimento, fatto che si presenta nitidamente come un'ulteriore montatura.

    Il Gruppo EveryOne ha già rivelato che le dinamiche del rapimento di Ponticelli sono frutto di invenzione; inoltre, ha segnalato che vi sono testimoni in grado di provare l'innocenza di Angelica, la 16enne accusata del ratto di minore (oltretutto, Angelica non è Rom, ma di altra etnia slava, come le autorità sanno perfettamente, tanto che non le hanno fatto incontrare l'Onorevole Mohacsi).

    L'attuale governo ha un'anima fascista e razzista e chi lo appoggia - magari autonomamente - non ha scrupoli nell'attuare azioni e mettere in atto mistificazioni atte a criminalizzare i Rom. Ma avete visto ieri "Porta a Porta"? Vi siete resi conto dell'istigazione all'odio contenuta in quella trasmissione iniqua? Contemporaneamente le forze dell'ordine (del disordine) hanno l'ordine tacito di "inventare" reati da ascrivere ai Rom, in vista di espulsioni future. A Buccinasco, vicino a Milano, si cercano ragazzini Rom separati dai genitori (anche solo per una passeggiata) per provvedere a denunciarli per "abbandono di minore". Ad altri è contestato il reato di sfruttamento di minore nell'accattonaggio: quando i genitori portano con sé i bambini. Se li lasciassero soli, sarebbe ancora "abbandono di minore". I 50 Rom arrestatti per ordine di Alemanno sono stati accusati senza indagini né provvedimenti di un magistrato. Presto, però, se le cose continuano così, come per incanto, i provvedimenti saranno emessi in tempi record. Questo governo e l'attuale classe politica vicina al potere cavalcano l'onda dell'intolleranza e non si arrenderanno se non saranno fermati da provvedimenti seri. Berlusconi ha dimenticato i tempi in cui, minacciato di "essere privato di ogni bene e messo sul lastrico, costretto a elemosinare" entrò in politica (fu una forma di autodifesa e fece bene): oggi è lui - paragonato a Mussolini dal Guardian - a perseguitare chi davvero elemosina in strada; oggi è lui a utilizzare magistratura e forze di polizia per perseguitare innocenti. Oggi è lui a guidare una banda di persecutori razziali, senza alcuna preparazione politica né cultura del diritto. Noi del Gruppo EveryOne siamo regolarmente contattati dalle reti televisive, che cercano di estorcerci informazioni, ci annunciano che saremo invitati alle trasmissioni, mentre poi ci tengono lontani dai media, perché temono quello che diremmo all'opinione pubblica, a partire dal tentativo in corso di emanare leggi razziali, interpretando in modo distorto e criminale direttive europee che in realtà TUTELANO I ROM contro sgomberi, espulsioni, attacchi violenti, persecuzione da parte delle forze di polizia e dai giustizieri protetti dalle Istituzioni (come il GAPE, gruppo neonazista di assassini razziali).

    L'episodio di Catania è un'altra montatura ordinata dall'alto per tenere viva la corrente intollerante: ma vi pare che la "signora" abbia girato il volto permettendo al "pericolo zingaro" di avvicinarsi alla bambina? Ma vi pare che in un supermarket di Catania, dove vi è fobia antirom, il tentato rapimento sarebbe avvenuto "nell'indifferenza della gente"? Vi sono i video della sorveglianza da analizzare e soprattutto gli accusati, le cassiere, i commessi, i testimoni da interrogare con urgenza, per smascherare i mezzi criminali con cui è condotta la campagna xenofoba e razzista.

    Roberto Malini - Gruppo EveryOne - info@everyonegroup.com

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