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(25 Maggio 2008)
“E’ una decisione quanto mai conveniente!” ha detto il cardinal Martino commentando la decisione del governo italiano che riaprirà le centrali nucleari.
Naturalmente i preti non fanno politica, e appoggiare gli industriali e i politicanti che hanno preso questa decisione sciagurata è un fatto squisitamente spirituale e attiene all’esercizio della “libertà religiosa”.
I corvacci neri si appollaiano festosi dove trionfa l’irrazionalità, la possibile sofferenza degli uomini e dell’ambiente, sono sempre solidali con i potenti, e sono decisivi nel condizionare le scelte di quegli imbecilli che gli danno retta, a cui prima o dopo si dovrà chiedere di votare a favore o contro il nucleare.
Il solito lavoro sporco, pagato profumatamente con l’8 per mille per i servizi resi alla Casta.
Ma il VENTO SORPASSA L’ATOMO alla faccia del nucleare conveniente, dell’ignorante cardinal Martino.
Nel mondo l’energia nucleare produce 19mila megawatt, l’eolico di recentissima introduzione ne produce già 20mila.
Negli USA non si fanno più centrali nucleari e si sta investendo massicciamente nell’eolico, nel fotovoltaico e nel solare termodinamico.
In Italia per le energie alternativeli il governo Berlusconi ha stanziato 100 milioni di euro a fronte di 6 miliardi per il ponte sullo stretto di Messina e 20 miliardi per altre grandi opere, nucleare compreso.
Il sostanziale “placet”di Veltroni e del PD alla follia nucleare rende tutto più difficile, e la mobilitazione e la controinformazione devono partire subito.
24 maggio 2008
Paolo De Gregorio
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