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Uccidere bambini oggi per salvarne domani!!

(17 Gennaio 2009)

Il noto scrittore israeliano Yehoshua, ammirato dalle nostre parti assieme ad Omos Oz e Grossman per le sue posizioni di colomba, di apertura ai palestinesi, pacifiste, in polemica con un giornalista di Haaretz, giornale israeliano assai critico con l'aggressione tuttora in corso alla popolazione della striscia di Gaza, si è lasciato scappare questa agghiacciante affermazione: uccidiamo i loro bambini oggi per salvarne tanti domani!!

Come si può commentare un'affermazione di questo genere di uno che evidentemente si sente Dio e vede in Israele il Dio che decide della vita e della morte ? Nella mia vita non avevo mai sentito nè letto niente del genere neppure nelle cronache di sterminio degli assassinii dei conquistatores più efferati.La vita tolta ad un essere umano, ad un bambino, non è merce di scambio, è insostituibile, è quella vita e quando l'hai recisa, hai reciso con essa tutte le vite.

Questa è stata l'aggressione più spaventosa arrecata ai bambini. Già era sospetto sin dalle prime notizie di bambini uccisi che loro fossero l'obiettivo principale dell'operazione "piombo fuso". I politici ed i generali di Israele hanno decretato che non sarebbe bastato uccidere o incarcerare il maggior numero possibile di esponenti e combattenti di Hamas, di eliminare migliaia di civili e diroccare le città della striscia: bisognava infliggere una punizione indimenticabile: ammazzare il maggior numero possibile di bambini. Sono stati presi di mira gli orfanotrofi che in Palestina sono affollati dagli orfani dei tanti uccisi o imprigionati da Israele, le scuole ed i luoghi minuziosamente conosciuti da Israele attraverso le sue modernissiome tecnologie di monitoraggio e lo spionaggio degli uomini del Quisling ansiosi di una qualche ricompensa, magari di un carcere meno duro e con un po' più di rancio nelle tetre e spaventose prigioni israeliane. Su 1200 morti ad oggi, e certamente non è finita, circa un terzo sono bambini. Una percentuale che non può non sollevare legittimi sospetti ed indurre le autorità internazionali (se ce ne fossero) ad aprire subito un procedimento per crimini contro l'umanità al governo ed all'esercito di Israele.

E' anche inaccettabile la posizione che si tenta di fare passare e che in grande parte è stata purtroppo accettata in Occidente su Hamas. Insomma, non sarebbe giusto uccidere i civili, ma è perfettamente legittimo eliminare gli uomini di Hamas, i loro dirigenti dal momento che si tratta di componenti di un movimento terrorista per il quale non bisogna avere alcuna pietà. Questa idea che è lecito uccidere i "terroristi" è alla base di migliaia di omicidi mirati che Israele ha realizzato nel corso di mezzo secolo di occupazione, omicidi per i quali non esistono proteste dei giuristi, dal momento che si tratta di una sorta di bonifica umana della zona. Gli omicidi mirati ieri erano per gli uomini dell'OLP, oggi sono per gli uomini di Hamas e non è detto che si limitino a questi. Israele ha cura di liquidare anche i quadri dirigenti civili dei palestinesi, i tecnici di livello, i professori, gli ingegneri, i medici, gli architetti insomma tutti coloro che potrebbero gestire posti di responsabilità in un futuro Stato della Palestina. E, nello stesso tempo, azzera periodicamente, con varie incursioni, tutte le infrastrutture di una società civile, le scuole, gli ospedali, le caserme. Resto convinto che uccidere un uomo di Hamas non è meno grave e meno colpevole che uccidere un bambino dal momento che si tratta di una persona che, come tutti, deve essere giudicata per le azioni che ha effettivamente compiuto e non per il pericolo che può rappresentare ad una forza di occupazione.

Yehoshua con Oz e Grossman costituiscono una triade che vende molto nelle librerie italiane essendo stati accreditati da una falsa pubblicità come scrittori ed uomini di pace. Sappiamo che non è vero e che sono simili a certi letterati e poeti che l'Unione Sovietica esibiva come prova della sua liberalità e che non ci dissero mai niente dei gulag e della pesantezza del regime poststalinista. Il meno che possiamo fare è evitare di comprare i loro libri magari per fare capire loro che non si può approvare qualsiasi delitto contro l'umanità per la "sicurezza" di Israele. Davvero la sicurezza di Israele vale tanto? Davvero è in pericolo o piuttosto non sono sempre sotto minaccia coloro che abitano le terre che Israele vuole per se?

Questo conflitto non è, come ho già avuto modo di scrivere, un fatto limitato, domestico, tra israeliani e palestinesi. Fa parte della fase aggressiva dell'imperialismo colonialistico che ha già ridotto in macerie l'Iraq (trentanni di guerra e di di embargo ) e l'Afghanistan. Milioni di morti per installare due governi quisling sostenuti da grandi eserciti di occupazione assistiti da contractors killer con licenza di uccidere. Si tratta della guerra razzista che in Europa assume il carattere di discriminazione e vessazioni verso i migranti. E' la misura diversa: dalla discriminazione e dallo sfruttamento schiavistico degli immigrati allo sterminio di Gaza e di Falluja. Separare le responsabilità degli Israeliani da quelle americane e da quelle nostre è sbagliato. Se
ne mancavano prove basti ricordare che Israele cesserà di martoriare Gaza sulla base di un accordo con gli Usa per continuare a tenerne prigionieri gli abitanti. Israele non cederà mai un centimetro quadrato di terra ai palestinesi e non cesserà mai di occuparne i territori. Al massimo potrà consentire una qualche amministrazione, una sorta di protettorato "governato" da un uomo di paglia. Quindi è perfettamente legittimo il rifiuto di Hamas di riconoscere nell'occupante lo Stato. Riconoscerlo vuol dire accettare una subalternità, una dipendenza intollerabile e vessatoria.

Mentre dalla striscia di Gaza la morte di dà un gran dafare a recidere vite palestinesi, nell'Impero cresce la febbre per l'incoronazione del nuovo Imperatore Barak Obama. Si parla di diecine di migliaia di partecipanti e di milioni di acclamanti fedeli sudditi. Se ci voleva una prova del fatto che gli USA non sono più da un pezzo una democrazia ora l'abbiamo. Manca solo l'arco di trionfo con talebani, fondamentalisti di tutte le risme in pesanti catene al seguito dei generali a venti stelle che fanno corona all'impero che comunque non ha mancato recentemente di truffare tutto il sistema finanziario ed economico che controlla.

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