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Sotterranei della giustizia

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(14 Novembre 2009) Enzo Apicella
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(Omicidi di stato)

17 aprile 1975. Per non dimenticare Tonino Miccichè.

(18 Aprile 2009)

Il 17 aprile [1975] sera la guardia giurata Paolo Fiocco, assegnatario alla Falchera (Torino), ha freddato con un colpo di pistola Tonino Miccichè, esponente del Comitato casa di Lotta Continua, mentre con alcune decine di occupanti del quartiere cercava di far sgombrare un box che il Fiocco voleva tenere in più per se stesso. Il Fiocco aveva da tempo sotto mira Miccichè e non aspettava che il momento giusto per liquidarlo.

L’assassinio di Miccichè è la liquidazione di un elemento proletario combattivo e conseguente che dava fastidio alla parassitaria proprietà edilizia (palazzinari) e al corpo dei “cittadini dell’ordine” di cui l’assassino era guardia giurata.

L’uccisione non può essere considerata il frutto di un banale ma tragico litigio personale; è invece il risultato di una premeditazione politica della quale l’infame Fiocco è stato solamente la mano. Non deve sfuggire la gravità dell’assassinio; essa testimonia che i nemici della classe operaia e del proletariato sono pronti a qualunque misfatto. Ed è stupido e inconseguente dire che è solamente un “assassinio fascista” come se i cosiddetti democratici putrefatti non fossero capaci di fare di peggio (vedi la Repubblica autoritaria attuale del manganello).

Tonino Miccichè aveva 23 anni, era stato operaio alla FIAT da cui era stato licenziato per rappresaglia dopo essere stato arrestato alcuni anni fa per aver partecipato a una manifestazione/dimostrazione contro la sede del MSI torinese.

Nonostante l’appartenenza a un gruppo politico ormai in crisi profonda e irreversibile come è oggi Lotta Continua, Miccichè era molto legato e stimato agli operai ed ai proletari, di cui egli faceva parte (nativo di Pietraperzia in provincia di Enna, era figlio di contadini) e alla Falchera difendeva la lotta intransigente degli occupanti.

Noi Internazionalisti tributiamo sentitamente l’onore comunista che si merita, a questo coraggioso combattente stroncato da una vile mano assassina e e ricordiamo a tutto il proletariato e alle sue avanguardie che i propri morti si vendicano! E se non è oggi sarà domani!

Un estremo saluto a pugno chiuso a Tonino; nulla deve rimanere impunito!

Tratto da Lotte Operaie suppl. murale dei Comunisti Internazionalisti (Rivoluzione Comunista) nr.79 del 19/4/1975

Tonino Miccichè

Tonino Miccichè, 25 anni ex operaio alla Fiat, dirigente di Lotta Continua, viene ucciso con un colpo di pistola alla testa da Paolo Fiocco, attivista della Cisnal e guardia giurata dei "Cittadini dell'ordine". Micciche dirigeva da sette mesi l'occupazione delle case popolari della Falchera, un quartiere dormitorio di Tonno. II Comitato di occupazione aveva richiesto al Fiocco uno dei due garage in suo possesso, quale assegnatario di un appartamento dell'Istituto autonomo case popolari . Ma l'assassino si rifiutava di darlo. Micciche era intervenuto per mettere pace in una accesa discussione . Dice Antonia, un’ operaia testimone dell'omicidio :"Tonino gli è andato incontro sperando che calmasse la moglie. E’ morto con un buco fra gli occhi e il sorriso sulle labbra.

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