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Liste per le elezioni regionali

Liste per le elezioni regionali

(5 Marzo 2010) Enzo Apicella
Il governo approva un decreto "salva liste" per permettere al Pdl di presentare la propria lista per la provincia di Roma oltre i termini stabiliti.

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    La n'drangheta ha votato a destra

    (12 Aprile 2010)

    Come avevo anticipato qualche mese addietro in particolar modo nella immediatezza della rivolta voluta dalla n'drangheta a Rosarno e dal ritrovamento dell'auto piena di armi collocata casualmente... nelle immediate vicinanze del percorso dove il Presidente della Repubblica doveva passare, per non parlare della bomba alla Procura di Reggio Calabria, il voto dei calabresi è andato in massa a destra.

    In particolare guardando i dati di due regioni dove l'intervento del governo è stato a livello propagandistico di grande risonanza in tema di lotta alla mafia si è verificato il seguente quadro:

    Sorpasso del centrodestra in Calabria, dove Giuseppe Scopelliti, insieme all’Udc, con il 57,8%, toglie così la presidenza ad Agazio Loiero, che ha ottenuto solo il 33,2%,mentre il candidato Idv Pippo Callipo si aggira intorno al 9%.

    Nuova conquista del Pdl è anche la Campania, che passa al centrodestra, dopo 10 anni di governo centrosinistra con Antonio Bassolino. Stefano Caldoro, appoggiato anche dall'Udc ottiene il 53%, seguito dall’avversario Vincenzo De Luca, con il 44%. Nella regione partenopea l’affluenza al voto è stata del 62,93%, 5 punti percentuale al di sotto del 2005.

    E' evidente che se la lotta alla n'drangheta ed alla camorra fosse stata davvero incisiva in quelle regioni faccio fatica a credere che la destra in particolar modo in calabria potesse ottenere un risultato elettarale straordinario come quello realizzatosi concretamente. Perchè mai direte voi? Primo perchè la mafia non la si sconfigge con gli arresti e la repressione. Arrestato un boss subentra un nuovo boss. Sconfitta una famiglia subentra nuova famiglia. Il fenomeno è storico, secolare e culturale e sociale...

    La calabria, non parlo della campania perchè è una regione che conosco poco a livello di dinamica sociale, è una regione totalmente in mano alle famiglie mafiose. Il fenomeno della n'drangheta è un fenomeno prima di ogni cosa culturale nasce dalla protezione e difesa di interessi collegati a valori come quello dell'onore, della famiglia per poi lentamente estendersi radicalmente in toto nel controllo del tessuto economico e sociale di quella martoriata regione.
    Ora se è vero come è vero che in Calabria sono stati fatti importanti arresti, ma spesso trattasi di affiliati alle ndrine, per quale motivo mai la destra doveva ottenere un cosi grande risultato elettorale? E' forse un segno di cambiamento emergente in Calabria?
    Certo che no.
    Perchè a livello sociale e culturale è tutto fermo. Basta vedere quello che succede nella maggior parte delle scuole ogni giorno, cronaca taciuta e sconosciuta ai molti ( insegnanti picchiati, auto di professori rubate solo perchè si è tentato di contrapporsi al volere del ragazzo imparentato con i mafiosi), basta vedere l'incremento degli attentati, delle estorsioni. La n'drangheta come ogni tipo di mafia non ha un colore politico ben determinato ma tende a sostenere con i propri voti chi meglio può tutelare i suoi sporchi interessi. Loiero in una delle sue prime dichiarazioni successive all'esito del voto ha detto che non capiva il motivo della sconfitta nelle menti dei calabresi deve essere passato qualche strano messaggio...

    E' inquietante il senso di questa dichiarazione tanto più fatta da una persona che per anni è stata responsabile del declino politico e strutturale della Calabria. Sarà forse per l'immobilismo politico , per il fatto che i fondi dalla Comunità Europea non arrivavano più che le famiglie mafiose hanno deciso di scaricare la sua giunta?
    Ma vediamo anche in cosa consisteva il programma elettorale del PDL? Sostanzialmente basta enunciare due aspetti rilevanti 1) il ponte sullo stretto;2) la banca del Sud. Anche se materialmente il ponte sullo stretto non verrà mai realizzato i vari appalti e le varie consulenze miliardarie che verranno in itinere ancora una volta realizzate sono sempre un bel bottino da dividere. La banca del sud...la n'drangheta già da tempo finanzia gli imprenditori locali e non solo, dalla richiesta del c.d pizzo è passata direttamente al finanziamento diretto delle attività imprenditoriali ciò anche per smaltire quella grande quantità di danaro liquido in loro possesso, quale miglior fonte della banca del sud può permettere alla n'drangehta una grande attività di riciclaggio?

    Ma a parte questi due obiettivi programmatici della lista di destra, ora al governo calabrese, in calabria non appena si è compreso che la n'drangheta avrebbe appoggiato la destra ecco che nei paesi e nelle città si verifica quello che succede ad ogni campagna elettorale. GLi opportunismi politici, chi prima sosteneva la sinistra ora sostiene la destra. Ecco andare casa per casa a chiedere il voto, il solito sistema clientelare che è radicatissimo nel territorio e difficilmente sconfiggibile.Tutti sono a conoscenza già da chi verrà votato o meno. i voti vengono contati prima...garantiti prima delle relative elezioni in cambio dei soliti favori a volte realizzabili a volte no.
    Ma basta poco per ottenere un voto, una buona parola è importante...Ovviamente ciò non è esteso a tutta la popolazione calabrese, sia ben chiaro che per fortuna esiste chi è estraneo a questo sistema ma ad oggi ahime è la minoranza...

    Ma la cosa divertente di tutto ciò è che sia i candidati di sinistra che destra ( alcuni dei quali da sinistra passati a destra) hanno alle spalle dei pregressi a dir poco discutibili...
    Andiamo per ordine, ecco la nuova composizione del potere nella Regione Calabria:

    Per la maggioranza di centrodestra sono stati eletti:
    lista Insieme per la Calabria Giulio Serra (5.878) e Antonio Rappoccio (3.726);
    Udc: Alfonso Dattolo (3.484), Francesco Talarico (8.473), Francescantonio Stillitani (3.747), Pasquale Maria Tripodi (10.393), Michele Trematerra (10.729), Gianluca Gallo (5.494);
    lista civica Scopelliti presidente: Francesco Pugliano (6.904), Giovanni Emanuele Bilardi (8.123), Claudio Parente (3.946), Candeloro Imbalzano (4.780), Salvatore Magaro' (4.948), Piercarlo Chiappetta (4.072);
    Popolo della libertà: Nazzareno Salerno (6.224), Pietro Aiello (10.405), Domenico Tallini (8.773), Salvatore Pacenza (3.399), Giuseppe Gentile (14.310), Antonio Stefano Caridi (11.215), Santi Zappala' (11.078), Francesco Morelli (13.211), Giuseppe Caputo (10.430), Alessandro Nicolo' (8.082), Giovanni Nucera (7.717), Luigi Fedele (7.671), Gianpaolo Chiappetta (7.174), Giuseppe Morrone (6.916), Fausto Orsomarso (6.795).

    Per la coalizione di centrosinistra:
    Rifondazione comunista e Comunisti italiani Antonino De Gaetano (8.765) e Ferdinando Aiello (3.958);
    Autonomia e diritti: Loiero presidente uscente, Francesco Curcio (2.578), Antonio Vincenzo Ciconte (6.428), Antonio Francesco Rosario Mirabelli (4.374) e Mario Franchino (3.220);
    Partito democratico: Bruno Censore (8.164), Francesco Sulla (4.420), Antonio Scalzo (11.109), Peppino Vallone (4.198), Demetrio Battaglia (9.710), Giuseppe Bova (8.770), Nicola Adamo (8.951), Sandro Principe (8.763), Carlo Guccione (7.527), Mario Maiolo (6.320).

    ecco cosa emerge su buona parte delle persone molte delle quali elette nella Regione Calabria...leggete questo documento al seguente link http://www.cuntrastamu.org/cuntrastamu/?p=613

    per concludere: la n'drangheta non ha colore politico, la lotta alla n'drangheta deve averla! Solo l'idea di società socialista può porre fine alla n'drangheta e mafia, perchè fino a quando avanzerà il sistema capitalistico e neoliberista questi sistemi di Stato nel sistema Stato avranno forza ed esistenza!

    Marco Barone

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