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(15 Agosto 2010)
I ricchi sono sempre più ricchi.
La differenza tra ricchi e poveri negli ultimi dieci anni è cresciuta in Italia del 33% (nei paesi dell’occidente capitalista la media è stata del 12 %).
I governi Berlusconi hanno avuto la regia di questa rapina sociale, il centro sinistra li ha lasciati fare e quando ha governato ha fatto scelte non troppo diverse.
I ricchi hanno un reddito medio 11 volte superiore ai poveri.
Mediamente la parte ricca del paese vive con un reddito individuale superiore di 11 volte a quello della parte povera della società (55.000 euro contro 5.000).
La crisi ha arricchito i ricchi.
La crisi, come sempre, ha arricchito i pescecani del capitalismo ( i più ricchi dei ricchi), la loro ricchezza è cresciuta durante la crisi, in un solo anno, dal 2008 al 2009, del 19 %, da 740 miliardi di euro a 880 miliardi di euro.
I ricchi non pagano le tasse.
Nei primi dieci mesi del 2009, l'imponibile evaso in Italia è cresciuto del 11,7% ed ha raggiunto l'ammontare di 369 miliardi di euro l'anno. In termini di imposte sottratte all'erario per quest'anno siamo nell'ordine dei 144 miliardi di euro. E' quanto emerge da un'indagine , diffusa a Capri il 31/10/2009, effettuata da KRLS Network of Business Ethics, condotta su dati divulgati dalle Polizie tributarie degli Stati europei. I principali evasori sono gli industriali (32,7%) seguiti da bancari e assicurativi (28,4%), commercianti (11,9%), artigiani (10,9%), professionisti (8,8%) e lavoratori dipendenti (7,3%) ed in più, di alcuni il reddito giace all'estero in paradisi fiscali (per 300 miliardi), sottratto, quindi, non solo alle tasse ( circa 129 miliardi), ma anche agli investimenti produttivi nel proprio paese.Il così detto scudo fiscale fino ad ora ha fatto rientrare 90 miliardi e 4,5 miliardi all'erario di tasse. Con il risultato di essere premiati, pagando una tassa del 5% anzichè del 43%, come i pochi a reddito alto che pagano le tasse regolarmente.
Le tasse le pagano solo i lavoratori dipendenti.
Lavoratori e pensionati pagano circa il 90% delle tasse. Secondo l'Istat i redditi da lavoro dipendente lordi erano invece solo il 60% dei redditi primari e il margine operativo netto, cioè l'altro reddito primario da cui originano tutti i redditi da capitale (gli interessi, le rendite, i dividendi e gli utili) era il 40% dei redditi primari. Con una tassazione meramente proporzionale il gettito dovrebbe rispecchiare queste proporzioni. In osservanza del dettato Costituzionale che invece prevede la progressività, i redditi da capitale dovrebbero pagare oltre il 50% delle imposte essendo questi redditi concentrati nel 12,3% delle famiglie.
La manovra del governo mostra un profondo odio di classe verso i poveri.
Si tagliano i trasferimenti agli Enti Locali, quindi si colpiscono sanità, scuola, trasporti e sevizi pubblici.
Si bloccano i contratti dei lavoratori pubblici.
Si allungano i tempi di lavoro per andare in pensione.
Questa è la verità, il resto sono solo chiacchiere e propaganda.
Per questo come Associazione Culturale CASA ROSSA, siamo contro questo governo che ruba ai poveri per difendere le proprietà dei ricchi.
Associazione Culturale CASA ROSSA
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