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(8 Settembre 2010)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.contropiano.org
Si celebreranno, con molto probabilità, il prossimo giovedì i funerali di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica assassinato la sera di domenica 5 a poca distanza dalla sua abitazione nel comune del Cilento. Intanto proseguono le indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla Procura di Vallo della Lucania oltre che dai magistrati della Dda di Salerno. Continua l'analisi dei documenti e del computer di Vassallo sequestrati ieri dagli investigatori. È probabile, secondo gli inquirenti, che il primo cittadino di Pollica sia stato ucciso per aver detto qualche no ai poteri forti locali. La pista su cui si stanno concentrando le indagini è soprattutto su un traffico di droga nel Cilento collegato alla gestione del porto di Acciaroli, frazione marina del comune di Pioppi."Mio fratello, prima di essere ammazzato, - afferma Claudio Vassallo fratello del sindaco ucciso - mi aveva detto che personaggi delle forze dell'ordine erano in combutta con personaggi poco raccomandabili. Ci sono delle lettere scritte sia al comando provinciale, sia al comando centrale a Roma senza alcuna risposta". "Mio fratello è stato lasciato solo, abbandonato. Le piste da seguire secondo me - ha aggiunto Vassallo - sono o gli interessi sul porto o i problemi che ci sono stati questa estate con la droga ad Acciaroli. Lui ha chiesto aiuto alle forze dell'ordine e non glielo hanno dato".
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