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Fiatscismo

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(24 Novembre 2011) Enzo Apicella

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Assemblea alla Fiat new-holland Modena

situazione contingente in fabbrica, contratto, "deroghe" Marchionne e "disdette." Marcegaglia *.

(5 Ottobre 2010)

Di fronte a 200 operai si svolge l'assemblea del mattino in sala mensa. la Fim e la uilm e fismic sono rispettivamente in saletta sindacale e sala training ( una 40ina il totale dei partecipanti accuratamente separati dalla maggioranza dai funzionari cisl-uil-fismic).

in sala mensa intanto Introduce un funzionario fiom, sig. Pizzolla (resp. prov. fiom per gruppo Fiat) si lagna smisuratamente del clima pesante che incombe negli stabilimenti fiat , in particolare si lamenta della chiusura dei dirigenti Fiat verso qualunque apertura di "trattativa" di parte Fiom. Sostiene il vero, ne ha ben donde, tanti sforzi (all'ultimo incontro i dirigenti Fiat volevano fargli firmare una pre-intesa che scambiasse i sabati comandati per tutti gli operai in stabilimento con il ritiro della citazione in giudizio per risarcimenti intentato da fiat contro i delegati che hanno scioperato), per ricevere solo delle porte in faccia.

Conclude proponendo lo sciopero di 4 ore per giovedì 7 ottobre le ultime ore di lavoro/turno, con corteo che partirà dallo stabilimento Maserati alle 14.30 sito in angolo V. Ciro Menotti.

Gli operai seguono in un miscuglio umorale che va' dal finto distratto, apatico, alla reale preoccupazione e
rabbia...

Dopo 40 minuti di Lamentio, interviene un primo operaio di mezz'eta' del reparto B con tanti anni di sgobbo sulla schiena che attacca apertamente gli opportunisti venduti di cisl-uil che si permettono senza colpo perire di "separarsi" con qualche operaio per il beneficio dei manovratori della Fiat, inveisce anche verso la scrivania dove stanno 2 delegati fiom e il funzionario dicendo che non dovevano permettere questa divisione artificiale e che si dovevano blindare le porte e non farli uscire dall'assemblea e non far fare i porci comodi a lor signori, viene "calmato" con la solita alzata di spalle dicendo che come Fiom, sono stati i primi a subire questa situazione, e che in altri stabilimenti i delegati cisl-uil hanno anche impedito (in realta' per conto di fiat) di fare le assemblee in fabbrica, dunque non hanno nessuna colpa...

interviene un Operaio della Saldatura che ricorda i fatti del 62 a piazza statuto con migliaia di operai in sciopero indefinito che si scontrarono per 3 giorni nella strada e davanti alla sede del sindacato che voleva fare accordi separati peggiorativi con i padroni fiat, la Uilm. Ci furono 2000 fermi di polizia, 90 arresti, centinaia i feriti, al processo si presentarono Meccanici, falegnami, muratori, molti gli operai anche non fiat che pero' diedero man forte per non far passare accordi che minavano la condizione operaia, abbassava i salari e le normative.
Nei 20 anni a seguire da quella lotta tutti i padroni e tutti i sindacalisti conniventi non se la sentirono di fare accordi "separati" sulle spalle degli operai, era pericolo solo a parlarne. I protagonisti ricordano proprio oggi in un articolo del quotidiano "La repubblica" che anche allora gli operai in sciopero spontaneo non ebbero la "copertura" ne della cgil ne della cisl...ma difesero e respinsero al mittente il Tradimento dell'interesse generale degli operai in quella Fase, e Vinsero la Battaglia.

Continuando (ricordando ai presenti il logorio di provvedimenti disciplinari distribuiti come caramelle avvelenate per spezzare il morale e la dignita' dell'operaio nel silenzio sospetto di tanti soggetti sindacali e non) l'operaio ha ricordato che quindi c'e' qualcosa che fà acqua anche nella strategia Fiom che ha "privilegiato" fino a qui il rapporto con i delegati di cisl-uil e loro se ne stanno fottendo danneggiando gli operai per il beneficio dei profitti dei padroni e azionisti di Fiat, a partire dal superfurbo Marchionne- Marpionne.

Il "Buon" padrone da 5 milioni di euro all'anno con passaporto canadese, cosmopolita, che chiede "deroghe" a tutto spiano nella legislazione italiana e nei contratti, puntando ad abolire l'art 18 nella sostanza, con un analogia impressionante con un organizzazione imprenditoriale fiorente e dominante nel bel paese ; la camorra" che spadroneggia "mutadis mutando" nei territori del sud italia (e centro-nord), facendo lavori sporchi a basso prezzo per conto delle grosse imprese capitalistiche...unica differenza, forse, e' che l'organizzazione camorristica comunica verbalmente e i Fautori delle "deroghe" al c.c.n.l. lo vogliono fare, facendo "firmare" a sindacati di comodo (quelli che ci stanno) in calce foglietti di carta...

Inoltre altra contraddizzione rilevata dal saldatore e' l'atteggiamento della massa degli operai a questo degrado, non ci si assume con disciplina, intelligenza, dignita', la portata dell'attacco padronale all'interno della crisi di sovrapproduzione capitalistica, ossia e' come un soffitto che crolla pero' non si individuano le crepe, e le crepe sono i tanti si al padrone da parte di tanti operai agli straordinari effettuati nello stabilimento anche in questi 2 anni di recessione economica globale.

Abbiamo anche NOI le nostre mancanze, e le pecche che abbiamo e' che sempre si delega a pochi compagni e colleghi il peso di una Lotta che deve essere di tutti gli operai per tutti gli operai. In particolare si devono organizzare quelli che sono al 3° livello metalmeccanico che sono il 70% dello stabilimento, spina dorsale reale della fabbrica, sia per lavori pesanti svolti che per disponibilità a lottare... Che sia, quindi, un punto d'inizio, il corteo alla Maserati, ma che soprattutto i giovani si diano una mossa, si organizzino maggiormente e in maniera indipendente senza indugi su tutto quello che si subiscono per ora...

Inteviene INFINE un operaia che ribadisce la critica e la Lotta all'inebetimento che ci portano dall'alto i padroni e taluni nel sindacato per tenerci fermi e inermi, poi tanto qualcuno passerà all'incasso...

*la padrona pluripregiudiacata che aiuta Il Manager che paga (?) le tasse in canada' e vuole "deroghe" in Italia.

* FIAT CNH MODENA circa 1600 dipendenti divisi tra stabilimento di produzione in via pico della mirandola 72 circa 1000 dipendenti, 900 operai con circa 150 operai immigrati (perlopiù Ghanesi & Nigeriani) ove svolta la presente assemblea, e via san matteo, ricambistica, altri 600 dipendenti.


4-10-2010

Operai Contro
sez. Modena

6588