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(30 Gennaio 2012) Enzo Apicella

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(No basi, no guerre)

Aviano discarica nucleare? No grazie!

Smantelliamo le bombe

(8 Dicembre 2010)

Che ad Aviano le atomiche ci siano da tempo, non pare una novità. Manca soltanto la conferma ufficiale, ma di fatto il segreto è quello di Pulcinella. Di nuovo, invece, c'è che ultimamente circola su molti organi di stampa una notizia inquietante: ad Aviano potrebbero arrivare le bombe atomiche “strategiche” attualmente depositate in altri Paesi europei aderenti alla Nato. Germania, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo e tutte le altre Nazioni che fino ad oggi si sono attenute agli accordi (peraltro segreti) che prevedevano (andando contro la legge) lo stoccaggio delle testate nucleari americane sul proprio territorio, hanno deciso che ora basta.

Gli alleati americani le devono spostare. Naturalmente non tutti i Paesi europei hanno preso la stessa posizione; Italia e Turchia non si sono pronunciate. È facile immaginare perchè. Quegli ordigni devono pur andare da qualche parte e i vari trattati internazionali di disarmo nucleare possono tranquillamente aspettare ed essere, tanto per cambiare, disattesi.

In parole povere, ci sono circa 200 (trattasi di stime, cifre certe non ci possono essere) bombe che dovrebbero essere divise tra Italia e Turchia. La Turchia, poi, difficilmente accetterà di ospitare testate nucleari che non saranno sotto il controllo delle autorità locali bensì direttamente gestite dai generali americani. Come minimo chiederanno condizioni che, anche in virtù del raffreddamento delle relazioni tra i due Paesi (Turchia e USA), possano soddisfare richieste che saranno sicuramente onerose. Ciò potrebbe anche significare che l'intero malloppo possa arrivare direttamente qui da noi, si dice tra Ghedi ed Aviano, ma da tempo ci sono voci che danno per probabile lo spostamento delle atomiche attualmente ospitate a Ghedi verso Aviano.

Ora, ospitare la spazzatura nucleare presente in tutta Europa (esclusa quella francese e britannica ovviamente) è cosa che non dovrebbe piacere a nessuno e dunque sarebbe auspicabile che in mancanza di chiarezza, qualcuno si impegnasse a chiedere lumi in materia. Sarebbe bene che prima di tutto fossero le autorità locali, sindaci della zona, presidenti di provincia (anche se, come dichiarato, non sono, per fortuna..., l'ONU), di regione in testa, ad inoltrare ufficiale richiesta di chiarimenti nonché a comunicare a chi di dovere che un'eventuale decisione di tale portata non può essere presa e non sarà accettata dalla popolazione.

A noi, tocca far sapere senza mezzi termini, che di prenderci in casa le atomiche spazzatura non ci pensiamo neppure. Anzi, sarebbe bene affrontare con la trasparenza che finora è completamente mancata anche la questione delle bombe che già sono presenti sul nostro territorio e che violano leggi nazionali e trattati internazionali.

Le bombe nucleari noi non le vogliamo, nè qui nè altrove. Devono essere smantellate, nient'altro. E deve essere chiaro che non ci arrenderemo ancora una volta di fronte a supposti e mai chiariti impegni derivanti dagli esiti della seconda guerra mondiale.

Sono passati 65 anni da allora! Il prezzo della sconfitta dell'Italia è stato abbondantemente pagato ed è tempo di rifiutarsi di continuare ad inoltrarsi in disastrose e criminali avventure come da troppo tempo accade. Ex Yugoslavia, Iraq, Afghanistan dovrebbero averci insegnato qualcosa; è ora di mettere a frutto quanto abbiamo imparato.

A.N.P.I. sezione di Aviano
Avianesi per la memoria e per il rispetto della Costituzione

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