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(13 Marzo 2011)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.caunapoli.org
foto: www.caunapoli.org
La mappa delle proteste riaccese sul territorio nazionale
La legge 240 di riforma dell’Università (legge Gelmini) prevede che tutti gli atenei riscrivano il proprio Statuto, documento fondamentale che sancisce i principi su cui si basa il governo dell’Ateneo (didattica, tasse, amministrazione…).
Le modifiche contenute nel provvedimento renderanno il funzionamento delle Università simile a quello delle grandi aziende, non solo, esse consegneranno almeno il 27% del Consiglio di Amministrazione nelle mani di esperti-esterni legati direttamente (Confindustria) o indirettamente (Enti locali) ai bisogni del capitale privato con forti interessi sul territorio.
Tuttavia, per la riscrittura degli statuti, l’Ateneo deve dare vita ad un’apposita commissione…Nonostante i 6 mesi (più altri 3) concessi dal Governo per realizzare questa operazione applicativa, molte Università stanno già avviando i lavori delle rispettive Commissioni, nominandone in fretta ed in maniera occulta, i componenti.
Questo è accaduto anche a Firenze.
Ora il rettore Tesi, dopo aver predicato bene (schierandosi contro il ddl Gelmini) e razzolato male (ostacolando durante i mesi di novembre e dicembre l’opposizione studentesca), vuole scrollarsi di dosso la sinistra studentesca che in varie città d’Italia si sta sollevando contro la “Commissione Statuto” e per il ritiro immediato della riforma Gelmini.
Anche a Firenze, studenti e ricercatori precari hanno sanzionato l’antidemocraticità e la fretta con cui è stata nominata la Commissione all’inizio di febbraio; ora le dirigenze universitarie vogliono ripulirsi dalle polemiche convocando un’assemblea (prevista per lunedì 14 al Polo di Novoli) per propagandare i lavori della Commissione, dando la “possibilità” agli studenti di partecipare all’applicazione della legge 240.
Per noi, il “dado è già tratto”: non ci interessa applicare “meglio” la legge Gelmini, ma studiare il modo migliore per boicottarne il pericolante percorso giuridico. Non ci interessano i lavori della Commissione,il problema è l’esistenza di questa Commissione stessa.
Come a Napoli, Torino, Bologna, Pisa, Palermo
- diffidiamo le liste studentesche dal partecipare ai lavori della Commissione (a Firenze, Studenti di Sinistra);
- organizziamoci per boicottare la riforma, bloccare i lavori della Commissione, ottenere il ritiro della legge 240;
- facciamo diventare la lotta contro la riforma Gelmini una lotta di tutti, studenti, lavoratori, immigrati, per l’accesso delle classi sociali subalterne ad un’istruzione di qualità e libera dalle logiche del capitale privato; perchè sia un’occasione per ripartire con la lotta di classe in questo paese.
L’ANNO E’ APPENA INIZIATO, IL FUTUTO NON E’ ANCORA SCRITTO!
I DIRITTI NON SI MERITANO, SI CONQUISTANO!
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Collettivo Politico di Scienze Politiche - Firenze
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