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(7 Settembre 2011) Enzo Apicella
L'articolo 8 della manovra "anti-crisi" permette al padronato di licenziare anche senza giusta causa

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La manovra economica distrugge la pubblica amministrazione

(27 Agosto 2011)

Sono a rischio le tredicesime dei dipendenti di quelle amministrazioni pubbliche che non garantiranno al governo i risparmi "richiesti", in tal caso percepiranno i soldi non a dicembre ma in tre rate. Ma per quale ragione i lavoratori debbono pagare per il mancato raggiungimento degli obiettivi di risparmio che non dipendono certo dalla loro volontà? L'importante per il Governo è fare cassa!

CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’ e non patrimoniale

A pagare non saranno i grandi capitali speculativi o i patrimoni, nessuna imposta sui patrimoni e un contributo a partire da una cifra che sta innalzandosi, giorno dopo giorno, per soddisfare un elettorato che certo non è quello dei lavoratori dipendenti

Dopo 3 anni di blocco sostanziale delle assunzioni e degli aumenti, ecco arrivare una ulteriore riduzione del 10% degli organici delle amministrazioni pubbliche da attuare entro marzo 2012. Questi tagli agli organici sommati ai pensionamenti metteranno in ginocchio il servizio pubblico

Oltre all'allungamento dell'età lavorativa (ormai si parla di pensione a 70 anni a prescindere dai contributi...) Cisl e Uil si pronunciano a favore dell' utilizzo di una quota del TFR per la previdenza integrativa e trasferendone un'atra parte in busta paga. In ogni caso lo scippo del tfr è il vero obiettivo se pensiamo che la pensione di un dipendente nel 2025 sarà pari al 60% dell'ultima retribuzione, una pensione da fame che la previdenza integrativa (su cui incombono le perdite di borsa e le speculazioni finanziarie)non aiuterà certo a crescere

Per queste ragioni, ai lavoratori e alle lavoratrici della P.a non rimangono che due strade:o la tacita accettazione di questi provvdimenti (come vogliono cisl uil o ugl) o la strada del conflitto, della opposizione sindacale e sociale che certo non si può tradurre nella accettazione di accordi e intese come quelle siglate dalla cgil il 28 giugno e il 4 agosto scorso(intesa con la Confindustria sulla crescita) . Se non ora quando?

federico giusti cobas pubblico impiego

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