Capitale e lavoro :: La controriforma dell'istruzione pubblica

Dispersa la "Riforma Gelmini"...ma non i suoi effetti

(22 Settembre 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.caunapoli.org

foto: www.caunapoli.org

E' sempre bello avere ragione, anche se ci vuole sempre un po' di tempo. Quest'articolo di Repubblica del 20 Settembre rende palese quello che dicevamo da parecchio: non solo la "Riforma" Gelmini era completamente sbagliata dal punto di vista degli assunti ideologici, delle misure prese etc, ma non era nemmeno una vera e propria "riforma". Ed anche per questo non riescono ad applicarla!

Se da un lato c'è stata la forte resistenza di studenti, ricercatori etc, dall'altro lato c'è la totale noncuranza dello stesso Governo: in fondo si trattava solo di tagli (o meglio: di "ristrutturare" e "smantellare" attraverso i tagli il sistema formativo), e quelli sì che sono diventati attuativi.

Ecco poi quest'articolo del Sole 24 Ore che sottolinea come la mancata implementazione delle norme sta comportando un blocco degli stipendi per gli ultimi ricercatori immessi in ruolo, fermi allo stipendio di ingresso. E così, anche la riforma dell'università colpisce soprattutto coloro che hanno posizioni peggiori: il blocco degli aumenti costa infatti agli ordinari a fine carriera meno del 7% dello stipendio incidendo invece addirittura del 32,7% su quello dei neoassunti. Addirittura 5 volte in più!

Già in corso, infine, anche forse con un po' più di lentezza, «l'aumento delle rette universitarie» e l'adozione dei «costi standard per la spesa sanitaria»...

Ma anche se questa riforma dovesse alla fine perdersi nei meandri degli uffici e della burocrazia italiana, i suoi nefasti effetti, determinati dai tagli a tutto il settore formazione sono già all'opera, e per questo la nostra lotta, nel quadro di una lotta più generale delle classi subalterne contro questi governi di speculatori, banchieri e faccendieri, deve continuare!

Collettivo Autorganizzato Universitario – Napoli