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Referendum Lear Corporation di Caivano. Votiamo "NO"

(27 Settembre 2011)

LA MULTINAZIONALE LEAR INCASSA IL “SI DETERMINANTE” DELLA FIOM E SCENDE IN CAMPO COME “TESTA D’ARIETE” PER FAR PASSARE IL MODELLO-MARCHIONNE NELLE FABBRICHE NELL’INDOTTO DELL’AUTO

DOMANI REFERENDUM A CAIVANO

LO SLAI COBAS (COI PROPRI SCRUTINATORI AI SEGGI) IN FABBRICA A RAPPRESENTARE LE RAGIONI DEL “NO” DEI LAVORATORI MENTRE FIOM-FIM-UILM E FISMIC SONO SCHIERATI PER IL “SI” ALL’ACCORDO

INTANTO, COME GIA’ PER LA FIAT, SLAI COBAS HA DIA’ DICHIARATO SCIOPERI FINO AL 2014 PER LE COMANDATE AL LAVORO STRAORDINARIO IN FABBRICA

La Lear Corporation rappresenta una delle più grandi multinazionali dell’indotto dell’auto (leader delle forniture di sedili, impianti elettrici e componentistica interna) con 92.000 dipendenti occupati negli stabilimenti presenti in 35 nazioni, di cui 6 in Italia: Caivano, Cassino, Grugliasco, Melfi, Pozzo d’Adda e Termini Imerese.

Considerato che nel rinnovo elettorale delle RSU dello scorso aprile solo Slai cobas e Fiom hanno ottenuto seggi (mentre vi è stata una vera e propria debacle per tutti gli altri sindacati confederali) ai fini delle nuove strategie aziendali è stata determinante la sottoscrizione della Fiom dell’accordo Lear dello scorso 21 settembre: un accordo richiesto esplicitamente dalla Fiat di Marchionne in cambio delle nuove commesse alla Lear per la produzione dei sedili della Nuova Panda.

A partire dal referendum di domani si profila uno scontro sindacale molto duro tra lo Slai cobas (schierato come per Pomigliano prima e Mirafiori dopo con le ragioni del “NO”) e la Fiom (“riposizionata” dalla parte della Fiat) e schierata per il “SI” dei lavoratori all’accordo insieme a Fim-Uilm e Fismic: uno scontro di valenza generale che travalica i cancelli dello stabilimento di Caivano in quanto l’accordo “quadro” della Lear è destinato a diffondersi a cascata alle altre fabbriche dell’ indotto Fiat e nell’intero settore metalmeccanico.

Lo Slai cobas

che già aveva posto all’azienda la pregiudiziale di indisponibilità a sottoscrivere accordi peggiorativi delle vigenti normative legali e contrattuali, nel prendere atto che con questo accordo-capestro - dettato dalla Fiat - la Lear sta prospettando la trasformazione autoritaria del modello di relazioni sindacali per derogare le normative a tutela dei lavoratori in materia di organizzazione del lavoro, turni, festività, retribuzione, permessi, malattia, permessi e riposi giornalieri e settimanali, permessi per l’assistenza familiare a persona invalida (l. 104/92), pause, lavoro straordinario, orario di lavoro, mensa aziendale, scioperi ecc.

invita tutti i lavoratori - indipendentemente dalla loro iscrizione o meno a qualsiasi sindacato - a votare “NO” al referendum di martedì 27 settembre 2011 per dare “forza e voce” alle ragioni dei lavoratori perché senza ciò non può esistere alcuna seria prospettiva né vera difesa occupazionale, della democrazia in fabbrica, del diritto del lavoro e di quello sindacale.

Caivano, 26/9/2011

Slai cobas Lear Corporation

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