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Manovra economica... un riepilogo per chiarirci le idee

(30 Settembre 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.caunapoli.org

Manovra economica... un riepilogo per chiarirci le idee

foto: www.caunapoli.org

da clashcityworkers.org

Nella sua versione definitiva, approvata lo scorso 14 settembre, la manovra ammonta a circa € 55 miliardi, il 65% dei quali sono nuove entrate e il 35% tagli. Gli interventi sono spalmati in un arco temporale che va dal 2012 al 2014, con l’intento di raggiungere già nel 2013 il pareggio di bilancio.

Qui di seguito i provvedimenti di maggiore rilievo presenti nel testo di legge:

Nuove entrate

* Aumento dell’iva dal 20% al 21%. Non sono soggetti i beni genericamente definiti di prima necessità (parte II e III, tab. A allegata al Dpr 633/1972, aliquota del 4% e del 10%) ma sono comunque colpiti, tra gli altri, i prodotti agricoli e ittici e quelli energetici. (Entrate per € 4236 milioni).

* Aumento della tassazione delle rendite finanziarie dal 12,5% al 20% ad eccezione dei titoli di stato. Riguarda i redditi derivanti dal possesso di azioni, fondi, polizze e obbligazioni a lunga scadenza. Contestualmente è abbassata al 20% la tassazione degli interessi di conti correnti, depositi di risparmio e certificati di deposito. (Entrate per € 1917 milioni).

* Aumento dell’addizionale Ires dal 6,5% al 10,5% per le società del settore energetico. L’Imposta sul Reddito delle Società adesso colpisce anche i produttori di “energia pulita” e sposta la soglia a 10 mil. di euro. (Entrate per € 1800 milioni).

* Aumento dell’addizionale Ires al 10,5% per le cosiddette società di comodo (dette società non operative), cioè quelle società i cui proventi generati risultano inferiori ai redditi presunti ricostruiti dall’agenzia delle entrate in base a indicatori associati ad alcune voci di bilancio (immobili, case, partecipazioni, crediti finanziari, titoli azionari e altre immobilizzazioni). (Entrate per € 92 milioni).

* Aumento della tassazione per le cooperative. Ridotta del 10% l’esclusione dal reddito imponibile della quota degli utili netti destinate a riserve indivisibile (cioè, a quella parte di utili destinati per statuto al reinvestimento nell’attività della cooperativa). (Entrate per € 169 milioni).

* Contributo del 3% per i contribuenti con reddito superiore a € 300000 lordi annui. (Entrate per € 300 milioni).

* Imposta di bollo del 2% della somma trasferita all’estero attraverso le agenzie di money transfer con un minimo di prelievo pari a 3 euro.

* Misure contro l’evasione, tra le quali la tracciabilità dei pagamenti, a partire da € 2500, un nuovo redditometro e alcuni altri provvedimenti. (Entrate fiscali aumentate di € 1595 milioni).

* La gran parte delle nuove entrate, circa 20 miliardi, dovranno derivare da provvedimenti del governo in virtù della delega fiscale. Nel caso fosse impossibilitato scatterebbero i tagli lineari (cioè, senza fare distinzioni di reddito, tipologie contrattuali,…) su diverse forme di detrazioni e deducibilità – quelle di cui usufruiscono in particolare i lavoratori dipendenti; ad es., detrazione per coniuge a carico, per figlio a carico, per spese sanitarie, per la prima casa… – pari al 5% nel 2012 e 20% nel 2013.

* Recupero delle somme dovute al fisco dai contribuenti che hanno usufruito del condono del 2002 e che finora hanno pagato solo la prima rata.

Tagli

* 6 miliardi di tagli, ancora da modulare, ai ministeri.

* 4,2 miliardi di tagli agli enti locali.

* Riduzione tra il 10 e il 20% alle pensioni dei parlamentari, a partire da quelli già in pensione, e del 10% dei compensi agli onorevoli che svolgono un altro lavoro.

Ulteriori provvedimenti

* Slittamento nell'erogazione del TFR (trattamento di fine rapporto, ovvero salario differito che i lavoratori dipendenti accantonano per gli anni di pensionamento) di 24 mesi per i dipendenti del pubblico impiego che scelgono il pensionamento anticipato.

* Creazione della “finestra mobile” per gli insegnanti che hanno maturato i requisiti pensionistici dopo il 31/12/2011. Il momento di pensionamento è differito di un anno e l’erogazione della relativa liquidazione è differita di 24 mesi (art. 1, comma 21 e 22).

* Anticipo innalzamento dell’età pensionabile a 65 anni per le donne nel settore privato. Risparmio atteso 90 milioni.

* Possibilità per i contratti di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale di operare in deroga alle disposizioni di legge e alle relative regolamentazioni contenute nei contratti collettivi nazionali.

Collettivo Autorganizzato Universitario – Napoli

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