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Suora Pronobis

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(10 Settembre 2011) Enzo Apicella
Maurizio Sacconi spiega l'articolo 8 della Manovra (quello sui licenziamenti senza giusta causa) con l'esempio delle suore violentate: "basta dire di no"

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Serrata del quotidiano Terra

(10 Novembre 2011)

Cari compagni, continuiamo a perdere spazi d'intervento. Il quotidiano Terra ha sospeso da mercoledì 8 novembre le pubblicazioni.

Vi allego i comunicati dei colleghi in lotta contro l'editrice Unidici srl di cui Luca Bonaccorsi è socio di maggioranza oltre che direttore della testata. I giornalisti interni non vedono stipendi da maggio 2011, i collaboratori non vengono pagati anche da oltre due anni e la società non offre spiegazioni di come sia stato utilizzato il finanziamento pubblico (due milioni e mezzo di euro) dell'annata in corso.

5 OTTOBRE 2011 - Comunicato sindacale del Cdr di Terra

La rappresentanza sindacale dei redattori del quotidiano Terra ha deciso di decretare 4 giorni di sciopero a partire da oggi, mercoledì 5 ottobre, come misura estrema di protesta contro una gestione aziendale che non offre alcuna garanzia concreta circa l'immediato futuro della testata.
Da dicembre 2010 i lavoratori del quotidiano stanno affrontando notevoli sacrifici, professionali ed economici. I forti ritardi accumulati nella corresponsione degli stipendi nel corso dei mesi passati, nonostante l'esistenza di un contratto di solidarietà, hanno raggiunto oramai un livello inaccettabile. L'ultima mensilità percepita è stata quella di aprile, un mese prima della scadenza dei 18 mesi di solidarietà stipulata con i giornalisti.
Riteniamo assolutamente insufficienti le giustificazioni addotte dalla proprietà in un incontro del 27 settembre scorso con i sindacati, convocato dalla Federazione dei Verdi, secondo cui i problemi economici sarebbero dovuti a una crisi di liquidità aggravata dalla stretta creditizia che riguarda il sistema economico in generale e quello dell'editoria in particolare in seguito all'eliminazione del diritto soggettivo. Come è ben noto proprio l'eliminazione del diritto soggettivo e l'aleatorietà del credito che di anno in anno può essere accordato impongono alle società editrici che rientrano nei parametri della legge sull'editoria di pianificare sin nei minimi dettagli il futuro delle testate. Oggi più che mai una gestione aziendale non può vivere sull'improvvisazione.
A tal proposito ricordiamo che la società editrice nel 2010 ha percepito un finanziamento pubblico di circa 2,4 milioni di euro e a questo va aggiunto l'abbattimento del costo del lavoro, nello stesso periodo, del 50 per cento, grazie a un contratto di solidarietà stipulato tra azienda e lavoratori. Siamo dunque di fronte a un comportamento inaccettabile e non più sostenibile, tenuto anche conto del fatto che le spettanze di fine mese sono dovute per legge e per contratto, e nessun imprevisto può giustificare la loro sospensione.
In questa sede il Comitato di redazione denuncia inoltre la continua violazione da parte della direzione e dell'azienda delle norme sindacali che impongono la massima trasparenza nei rapporti con il Cdr. In particolare in merito a qualunque tipo di "mutamento e assegnazione di mansioni e qualifiche ed ogni iniziativa che riguardi l'organizzazione dei servizi [giornalistici]", a norma dell'articolo 34 del Contratto nazionale di lavoro giornalistico. Questo tipo di comunicazione, infatti, è sempre mancata, se non in rarissime occasioni.
Ricordiamo infine che, a fronte di questa situazione e del totale sostegno dei lavoratori, i quali hanno sempre contribuito mettendo a disposizione la loro professionalità per la realizzazione del giornale, e lavorando per due anni ben oltre l'orario di lavoro previsto dal contratto, l'azienda non ha ancora provveduto al rinnovo dei cinque contratti dei colleghi giornalisti scaduti nel mese di agosto, due dei quali costituivano il precedente Comitato di redazione.
In merito a questi contratti è stata raggiunta il 6 agosto un'intesa tra il sindacato e l'azienda per una proroga assistita presso la Direzione generale del lavoro. L'accordo intercorso mirava ad avviare un percorso di stabilizzazione progressiva dei precari, a fronte del quale il sindacato aveva dato la sua completa disponibilità per il rinnovo di un contratto di solidarietà che avrebbe contribuito immediatamente ad abbattere il costo del lavoro sostenuto dall'azienda. In seguito alle dimissioni dell'amministratore delegato (il terzo in sei mesi) avvenute a settembre gli accordi intercorsi non hanno avuto seguito.
Dando mandato a Stampa Romana di muoversi in direzione della propria tutela nella difficile situazione attuale, il Cdr sollecita in questa sede un intervento diretto della Federazione dei Verdi “titolari della testata” per ripristinare la normalità sia dal punto di vista economico-gestionale che delle relazioni sindacali.

5 OTTOBRE 2011 - La solidarietà dell'Asr

L'Associazione Stampa Romana si schiera convintamente a fianco dei giornalisti di Terra che hanno dichiarato quattro giorni di sciopero per la situazione gravissima in cui versa la testata. I dipendenti della Undicidue srl, società che edita l'organo della Federazione dei Verdi, non percepiscono lo stipendio da oltre cinque mesi e vengono da un biennio di solidarietà nel quale i loro emolumenti sono stati tagliati del 50%.
Una situazione nella quale qualsiasi azienda avrebbe aperto un confronto trasparente col sindacato, in questo caso invece, il direttore Luca Buonaccorsi, che è anche membro del Cda della Undicidue, e l'azienda hanno più volte violato l'articolo 34 del Cnlg, negando quasi sempre al Cdr l'informativa preventiva prevista dall' accordo nazionale.
L'evidente stato di crisi in cui versa l'intero settore dei giornali che usufruiscono del finanziamento pubblico, non giustifica una gestione arrogante come quella di azienda e direzione, che anzi, proprio perché in difficoltà e in ossequio alla professionalità sempre dimostrata dai dipendenti, avrebbero dovuto condividere col sindacato i percorsi di rilancio del giornale, previsti dagli accordi.
Ma non basta, ciò che sconcerta, è l'assoluto pressapochismo e la superficialità con la quale azienda e direzione hanno gestito il periodo di solidarietà, non soltanto imponendo ripetute violazioni del patto, ma non capitalizzando in nessun modo i risparmi ottenuti con il sacrificio dei lavoratori.
L'Associazione Stampa Romana si appella al presidente della Federazione dei Verdi, Angelo Bonelli, perché, anche alla luce del dibattito sul rifinanziamento del fondo per l'editoria, si impegni a garantire che la testata torni nell'alveo di una gestione managerialmente efficiente e contrattualmente corretta. Da parte sua l'Asr metterà in campo tutti gli strumenti sindacali e legali a tutela della dignità e dei posti di lavoro dei colleghi.

05-10-11 EDITORIA: FNSI, SOLIDARIETA' A GIORNALISTI DI 'TERRA' IN SCIOPERO
(ASCA) - Roma, 5 ott - La Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi) ''esprime piena e totale solidarieta' ai giornalisti del quotidiano 'Terra', che da mesi non ricevono lo stipendio, da oggi in sciopero per 4 giorni anche per protestare contro l'atteggiamento dell'azienda e della direzione in tema di relazioni sindacali e rapporti con il comitato di redazione.
In un tempo tanto difficile e complicato per il futuro della stampa libera e in particolare degli organi di stampa di idee o di cooperative, questi atteggiamenti sono un grave nocumento per l'intero sistema. La Fnsi sostiene i colleghi e l'iniziativa dell'Associazione Stampa Romana che e' in campo per la tutela della loro dignita' professionale, morale e materiale nei posto di lavoro''.

10 ottobre - Quotidiano Terra, lo sciopero continua

La rappresentanza sindacale dei redattori del quotidiano Terra in seguito al pacchetto di 4 giorni di sciopero concluso sabato 8 ottobre, ha deciso di rinnovare lo sciopero a partire da oggi, lunedì 10 ottobre fino a mercoledì 12.
Tale misura è stata attuata come estrema protesta contro una gestione aziendale che continua a non offrire alcuna garanzia concreta circa l'immediato futuro della testata.
Da dicembre 2009 i lavoratori del quotidiano stanno affrontando notevoli sacrifici, professionali ed economici. I forti ritardi accumulati nella corresponsione degli stipendi nel corso dei mesi passati, nonostante l'esistenza di un contratto di solidarietà, hanno raggiunto oramai un livello inaccettabile. L'ultima mensilità percepita è stata quella di aprile 2011, un mese prima della scadenza dei 18 mesi di solidarietà stipulata con i giornalisti.
Riteniamo assolutamente insufficienti le giustificazioni addotte dalla proprietà in un incontro del 27 settembre scorso con i sindacati, convocato dalla Federazione dei Verdi informata dai giornalisti sullo stato in cui versa la testata, secondo cui i problemi economici sarebbero dovuti a una crisi di liquidità aggravata dalla stretta creditizia che riguarda il sistema economico in generale e quello dell'editoria in particolare in seguito all'eliminazione del diritto soggettivo. Come è ben noto proprio l'eliminazione del diritto soggettivo e l'aleatorietà del credito che di anno in anno può essere accordato impongono alle società editrici che rientrano nei parametri della legge sull'editoria di pianificare sin nei minimi dettagli il futuro delle testate. Oggi più che mai una gestione aziendale non può vivere sull'improvvisazione.
A tal proposito ricordiamo che la società editrice nel 2010 ha percepito un finanziamento pubblico di circa 2,4 milioni di euro e a questo va aggiunto l'abbattimento del costo del lavoro, nello stesso periodo, del 50 per cento, grazie a un contratto di solidarietà stipulato tra azienda e lavoratori. Siamo dunque di fronte a un comportamento inaccettabile e non più sostenibile, tenuto anche conto del fatto che le spettanze di fine mese sono dovute per legge e per contratto, e nessun imprevisto può giustificare la loro sospensione.
In questa sede il Comitato di redazione denuncia inoltre la continua violazione da parte della direzione e dell'azienda delle norme sindacali che impongono la massima trasparenza nei rapporti con il Cdr. In particolare in merito a qualunque tipo di "mutamento e assegnazione di mansioni e qualifiche ed ogni iniziativa che riguardi l'organizzazione dei servizi [giornalistici]", a norma dell'articolo 34 del Contratto nazionale di lavoro giornalistico. Questo tipo di comunicazione, infatti, è sempre mancata, se non in rarissime occasioni.
Ricordiamo infine che, a fronte di questa situazione e del totale sostegno dei lavoratori, i quali hanno sempre contribuito mettendo a disposizione la loro professionalità per la realizzazione del giornale, e lavorando per due anni ben oltre l'orario di lavoro previsto dal contratto, l'azienda non ha ancora provveduto al rinnovo dei cinque contratti dei colleghi giornalisti scaduti nel mese di agosto, due dei quali costituivano il precedente Comitato di redazione.
In merito a questi contratti è stata raggiunta il 6 agosto un'intesa tra il sindacato e l'azienda per una proroga assistita presso la Direzione generale del lavoro. L'accordo intercorso mirava ad avviare un percorso di stabilizzazione progressiva dei precari, a fronte del quale il sindacato aveva dato la sua completa disponibilità per il rinnovo di un contratto di solidarietà che avrebbe contribuito immediatamente ad abbattere il costo del lavoro sostenuto dall'azienda. In seguito alle dimissioni dell'amministratore delegato (il terzo in sei mesi) avvenute a settembre gli accordi intercorsi non hanno avuto seguito.
Rinnoviamo pertanto il mandato a Stampa Romana di muoversi in direzione della tutela dei giornalisti del quotidiano Terra.

Il Cdr

12 ottobre 2011 - Accordo con la Undicidue. dodici contratti a tempo indeterminato a Terra.

L'Associazione Stampa Romana esprime soddisfazione per l'accordo raggiunto ieri con la Undicidue srl, società editrice del quotidiano "Terra". Dopo un difficile confronto le parti hanno siglato un'intesa, sottoscritta anche dalla Slc-Cgil di Roma e Lazio, che contiene, fra l'altro, la stabilizzazione e la regolarizzazione di 12 colleghi giornalisti con contratti a tempo indeterminato. Il testo dell'accordo comprende, inoltre, la calendarizzazione del pagamento degli stipendi arretrati, l'apertura di un confronto su un nuovo piano industriale ed editoriale e, per quanto riguarda i poligrafici, un appuntamento per affrontare il tema di una corretta applicazione del contratto nazionale.
Dopo le tensioni delle ultime settimane, culminate nello sciopero dei giornalisti, si apre una nuova fase che, pur alla luce delle innegabili difficoltà economiche, può rappresentare una base su cui poggiare il rilancio della testata. Sul versante delle relazioni industriali con i giornalisti il patto include anche l'impegno di azienda e direzione all'integrale rispetto dell'articolo 34 del Contratto Nazionale di lavoro Giornalistico. "Hanno prevalso i comuni interessi della salvaguardia dell'azienda e del suo futuro, sia editoriale che occupazionale – spiega il segretario dell'Asr Paolo Butturini –, elementi che andavano inscritti in un quadro di norme certe e basarsi sul ripristino di corrette relazioni sindacali. Un segnale positivo e in controtendenza nel panorama dell'editoria finanziata che in questi mesi attraversa profonde tensioni e subisce contraccolpi spesso scaricati tout court sui lavoratori. Ringrazio il presidente della Federazione dei Verdi, Angelo Bonelli, per l'importante opera di mediazione che ha favorito il raggiungimento dell'accordo. Sono sicuro che l'intesa permetterà alla testata di consolidarsi come punto di riferimento delle tematiche ecologiste nel panorama editoriale del nostro Paese".

7 NOVEMBRE 2011 – Denuncia e esposto alla presidenza del Consiglio per il direttore del quotidiano Terra

Denuncia per comportamento antisindacale, esposto alla presidenza del Consiglio per ottenere il sequestro cautelativo del finanziamento pubblico, esposto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana per violazione della clausola di solidarieta' fra colleghi: sono alcune delle iniziative prese dalla Associazione Stampa Romana e dal Cdr del quotidiano Terra (organo della Federazione dei Verdi) contro la Undicidue srl e il direttore, nonche' membro del Cda, Luca Bonaccorsi.

Il sindacato si e' per l'ennesima volta trovato di fronte all'inaffidabilita' di azienda e direttore che, dopo aver raggiunto un accordo per la regolarizzazione di dodici colleghi, lo hanno largamente disatteso senza dare alcuna comunicazione. Ma c'e' di piu', provocatoriamente il direttore-azionista Luca Bonaccorsi, ha disposto l'assunzione di due dei dodici colleghi, nonche' stipulato due contratti con agenzie di stampa, denunciando cosi' l'assoluta inconsistenza dei motivi addotti per non rispettare gli accordi.

La Undicidue e Bonaccorsi non sono nuovi a questi comportamenti: hanno piu' volte violato le regole del contratto di solidarieta', hanno pervicacemente ignorato quanto prescritto, in fatto di relazioni sindacali, dall'articolo 34 del Clng, non erogano le retribuzioni dei lavoratori che sono in arretrato dal mese di aprile e hanno piu' volte utilizzato collaboratori non contrattualizzati in sostituzione di lavoratori a tempo determinato.

L'Asr e il Cdr di Terra chiedono l'immediato intervento della Fnsi e dell'Ordine Nazionale dei giornalisti a tutela della dignita' professionale e dei diritti dei colleghi. L'Asr e il Cdr indicono per dopodomani, mercoledi 9 novembre, alle 14, un presidio davanti alla sede del quotidiano, via del Porto Fluviale 9/A al quale sono invitati tutti i lavoratori e tutte le rappresentanze sindacali delle categorie coinvolte, nonche' politici, associazioni e tutti i cittadini.

"Questi signori - afferma il segretario della Asr, Paolo Butturini -, al pari dei Lavitola, fanno di tutto per dare ragione a chi chiede la cancellazione del finanziamento pubblico. Il sindacato invece, e' impegnato in un'opera di moralizzazione e legalita' che sappia distinguere fra editori corretti e scorretti, nell'intento di salvaguardare un patrimonio di professionalita' e posti di lavoro che proprio le scellerate azioni come quelle della Undicidue e Bonaccorsi rischiano di vanificare".

Roma, 7 novembre 2011- EDITORIA: VERDI VICINI A GIORNALISTI E LAVORATORI 'TERRA' CHIESTE IMMEDIATE SPIEGAZIONI SU QUANTO ACCADUTO

Apprendiamo che il Comitato di redazione del quotidiano 'Terra' e dall'Associazione della Stampa Romana hanno denunciato per comportamento antisindacale la Undicidue s.r.l. (la societa' che amministra il giornale) e il suo direttore. Quello che sta accadendo è estremamente grave. Nelle scorse settimane la Federazione dei Verdi, subito dopo aver appreso che giornalisti e lavoratori avevano diverse mensilità di stipendio non pagate, ha tentato una mediazione facendosi promotrice e favorendo due diversi incontri tra la società Undicidue s.r.l. e i sindacati. Quella mediazione aveva portato ad un accordo che, apprendiamo oggi, senza che nessuno ce lo avesse preventivamente comunicato, sarebbe stato disatteso.

La Federazione dei Verdi esprime grande vicinanza ai giornalisti e ai lavoratori di 'Terra' che subiscono una situazione difficilissima. Il tesoriere dei Verdi Natale Ripamonti ha immediatamente chiesto spiegazioni al Consiglio di Amministrazione di Undicidue s.r.l. Si fa presente che il contratto fra la Undicidue s.r.l. che edita il quotidiano Terra come organo di stampa e la Federazione dei Verdi è stato sottoscritto - non dall'attuale dirigenza dei Verdi - nel 2008 e scadrà nel 2013 e che secondo quanto previsto da quel contratto la Federazione dei Verdi non ha alcun coinvolgimento né gestionale né azionaria nella società Undicidue s.r.l.
Lo rende noto l'Ufficio stampa nazionale dei Verdi

8 novembre 2011 – comunicato stampa romana

Domani mercoledì 9 novembre alle ore 14 l’Associazione Stampa Romana e il Cdr del quotidiano Terra organizzano un sit-in di protesta davanti alla redazione dell’organo della Federazione dei Verdi in via del Porto Fluviale 9/A. Sono invitati tutti i cittadini, i sindacati, i partiti e le associazioni che abbiano a cuore i diritti dei lavoratori. Lo scopo del sit-in è quello di protestare e rendere pubblico l’inqualificabile atteggiamento della Undicidue srl (che edita il quotidiano) e del direttore Luca Bonaccorsi che hanno più volte violato gli obblighi previsti dall’articolo 34 del Cnlg e disatteso un accordo sulla stabilizzazione di 12 colleghi precari.

L’ultima violazione, in ordine di tempo, risale alla giornata di lunedì, quando al Cdr, via mail è stata comunicata la sospensione delle pubblicazioni e una riorganizzazione produttiva che, ancora una volta, non è stata contrattata col sindacato come prevedono le norme contrattuali.

“L’Asr ha più volte cercato il dialogo con questa azienda – afferma il segretario della Asr Paolo Butturini -, ma si è sempre trovata di fronte a un atteggiamento di assoluta chiusura e di negazione del ruolo del sindacato. L’Asr aveva raggiunto un accordo, firmato anche dalla Slc Cgil, per l’assunzione a tempo determinato di colleghi che da anni, a vario titolo, lavorano per la testata. Il direttore Bonaccorsi, a cui l’articolo 6 del contratto affida il compito di proporre le assunzioni, ha deliberatamente violato i patti prima assumendo due colleghi senza attendere le transazioni previste, poi annunciando a Radio Radicale di non essere in grado di rispettare l’intesa raggiunta soltanto quindici giorni prima. Delle due l’una: o, come sostiene Bonaccorsi, che ricordo è anche membro del Cda quindi editore oltre che direttore, non c’erano i soldi o si è voluto dare uno schiaffo al sindacato non riconoscendone ancora una volta il ruolo definito dalla contrattazione nazionale e dalle leggi. Ricordo infine che la Undicidue srl percepisce un finanziamento pubblico come editore di un organo politico e quando si chiedono soldi ai cittadini si devono garantire prima di tutto il rispetto delle regole e delle leggi”.

Le dichiarazioni di due rappresentanti del Cdr e del Segretario di Stampa Romana presenti il 9.11.2011 al presidio sotto la Redazione del quotidiano
http://www.radioradicale.it/scheda/339427/la-crisi-del-quotidiano-terra-interviste-al-presidio-davanti-alla-redazione

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