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(11 Agosto 2011) Enzo Apicella
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(Lotte operaie nella crisi)

Roma: assemblea cittadina dei movimenti sociali e sindacati di base al Campidoglio.

Manifestazioni anche in altre città

(14 Novembre 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

14/11/2011 - [RCA News] - Tagli, privatizzazioni dei servizi, diritto di manifestare: questi i contenuti al centro dell’assemblea cittadina di oggi, alle 16 in piazza del Campidoglio, per dire 'no' al blocco delle manifestazioni, le politiche di privatizzazioni e il 'taglio' al trasporto pubblico. Studenti, movimenti sociali, sindacati di base si ritroveranno sotto i palazzi del potere capitolino per ribadire la necessità, si legge nel comunicato, "di prendere parola sulla gestione che il sindaco Alemanno e la governatrice Polverini stanno facendo della mobilità, del patrimonio e delle tariffe di Atac, Metrebus e Cotral" che, secondo gli organizzatori dell'assemblea, "scaturisce da un attacco su più fronti, iniziato con la delibera che prevede la dismissione del patrimonio Atac e proseguito con il taglio degli stipendi dei lavoratori e delle lavoratrici del tpl, con la scelta di aumentare il costo del biglietto e la disdetta dell'accordo che prevede un solo tagliando per circolare sugli autobus e sulle metro". "Nonostante le indicazioni scaturite dall'esito referendario di giugno, la logica della svendita del patrimonio pubblico e la spinta verso la privatizzazione dei servizi sta prevalendo - si afferma nel comunicato - per garantire un veloce processo di alienazione si è provveduto anche allo sgombero del deposito Atac di San Paolo, occupato dai movimenti per contrastarne il sicuro utilizzo speculativo". “La posta in gioco della manifestazione di oggi in Campidoglio è la libertà di movimento in questa città, la questione dei trasporti e la difesa dei beni comuni”. “C’è anche un protocollo inevaso da parte del Sindaco nei confronti dei movimenti e delle vertenze sociali sui quali si era aperto un negoziato” dicono i movimenti sociali. Si colpiscono lavoratori e servizi ma si impedisce loro di manifestare. “Sia i lavoratori del settore pubblico che quelli del privato - denuncia Francesco Staccioli, dell’Esecutivo regionale USB – sono coinvolti in vertenze sempre più aspre, che dimostrano come questa città abbia un bisogno disperato di affrontare i gravi problemi che la stanno opprimendo. Alemanno e la sua Giunta invece rispondono restringendo gli spazi della protesta e criminalizzando i lavoratori, anche quando si limitano ad applicare alla lettera le normative di sicurezza, come successo nei giorni scorsi in ATAC”. Con l’ordinanza di blocco dei cortei è intervenuto a gamba tesa dentro questioni che attengono alla Questura e alla Prefettura, tralasciando completamente la vera funzione che avrebbe dovuto svolgere in una città congestionata dal traffico e bisognosa di un’attenzione diversa nella difesa dei beni comuni.

«Rivoltiamo il debito»: manifestazione anche a Bari

Con volantini, un grande striscione, megafono e adesivi, i manifestanti hanno spiegato ai passeggeri dei treni in arrivo che «di fronte ai tagli ai servizi pubblici locali chi continua a pagare gli effetti delle crisi e l'aumento del debito pubblico sono studenti, lavoratori, cittadini che, ogni giorno non solo hanno difficoltà sul posto di lavoro e all'università ma subiscono anche effetti negativi sul trasporto locale». «Non è un caso la notizia di qualche giorno fa - dicono i manifestanti - della riduzione di treni regionali, l'aumento del disagio a fronte addirittura di un aumento delle tariffe. Ripercussioni che si riversano anche sui lavoratori del settore, che di fronte alle politiche di privatizzazione dei servizi rischiano il posto di lavoro, l'aumento della precarietà».

Disoccupati in corteo: scontri a Napoli

Tensione e scontri a Napoli per un corteo non autorizzato realizzato stamattina da un centinaio di aderenti al movimento di disoccupati organizzati «Banchi Nuovi». Il gruppo di disoccupati si è concentrato in via Vittorio Colonna ed è entrato in contatto con la polizia a piazza San Pasquale. Lì si sono verificate delle tensioni con le forze dell'ordine che hanno intimato loro di disperdersi. Poco dopo il gruppo di manifestanti si è nuovamente riunito in piazza Trieste e Trento dove, ancora una volta, è entrato in contatto con la polizia. Dopo essere stati allontanati dalla polizia, i disoccupati organizzati si sono spostati in una strada parallela a via Roma, nei Quartieri Spagnoli tallonati dalla polizia che presidia la zona che va da piazza Trieste e Trento a piazza Carità.

Radio Città Aperta - Roma

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