">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Imperialismo e guerra    (Visualizza la Mappa del sito )

per Vittorio Arrigoni

per Vittorio Arrigoni

(15 Aprile 2011) Enzo Apicella
Rapito e ucciso a Gaza Vittorio Arrigoni, militante dell'International Solidarity Movement

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Imperialismo e guerra)

Vittorio: settima udienza, verita' lontana

Aggiornata al 19 dicembre l'udienza contro gli assassini di Vittorio Arrigoni. Nessun elemento di rilievo per l'accertamento della verità. Ancora nessun colpevole per il sequestro e l'assassinio del giovane attivista italiano, ucciso a Gaza il 15 aprile scorso.

(5 Dicembre 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in nena-news.globalist.it

Vittorio: settima udienza, verita' lontana

foto: nena-news.globalist.it

MARTA FORTUNATO

Beit Sahour (Cisgiordania), 05 dicembre 2011, Nena News - “Nella casa di Vittorio c'erano tante donne?”. Con queste parole l'avvocato della difesa si è rivolto all'unico testimone ascoltato oggi durante le settima udienza del processo ai rapitori e agli assassini di Vittorio Arrigoni. Anche questa volta la sessione, durata 45 minuti, si è concentrata su aspetti secondari e forvianti e l'accusa non ha ancora investigato sul reale motivo che ha spinto i quattro imputati - Tamer Hasasnah, Mahmoud Salfiti, Khader Jram e Amer Abu Ghoula - a rapire ed uccidere Vittorio Arrigoni il 15 aprile scorso. Il processo è stato rinviato al 19 dicembre ed è terminato senza elementi di novità per l'accertamento della verità.

Questa mattina nel tribunale militare di Gaza City l'accusa ha continuato la presentazione dei testimoni, iniziata durante l'udienza del 4 novembre scorso. La difesa si è inizialmente opposta ad ascoltare la testimonianza delle persone chiamate dalla pubblica accusa, affermando che non era stato scritto negli atti. Il giudice ha invitato la difesa a leggere gli atti prima dell'udienza e l'ha accusata di “essere come dei ragazzini a scuola”, contrari a tutto e per niente interessati ad risolvere il caso.

Uno dei due testimoni, che sarebbe dovuto essere ascoltato oggi, non si è presentato in aula, mentre il secondo, un collega di Tamer Hasasnah, si è limitato a confermare le deposizioni rese durante le indagini. Deposizioni che non sono state lette, ma solo confermate, impedendo in questo modo al numero pubblico presente in aula di venire a conoscenza di quanto rilasciato dal testimone subito dopo l'assassinio di Vittorio.

La difesa ha richiesto il rinvio dell'udienza ma uno dei famigliari dell'imputato Khader Jram ha chiesto che il processo fosse portato a termine. L'avvocato della difesa ha dichiarato che Khader non è accusato dagli atti di aver preso parte al rapimento o all'uccisione di Vittorio, ma che, al contrario, egli è stato il primo a parlare e a collaborare con le forze dell'ordine. Di diverso avviso l'accusa: Khader non solo avrebbe preso parte al rapimento ma sarebbe stato proprio lui ad aver fatto il nome di Vittorio al capo dei salafiti. Mentre la difesa ha chiesto il rilascio di Jram, l'accusa ha affermato che la pena che Khader dovrà scontare sarà il carcere a vita o la condanna a morte.

L'udienza è stata aggiornata al 19 dicembre.

Dopo più di sei mesi dal brutale assassinio di Vittorio e dopo quasi tre mesi dalla prima udienza, il processo ai rapitori di Vik è ancora in alto mare. I tempi brevi assicurati dal governo di Hamas non sono stati rispettati e la verità è ancora lontana.

Quest'udienza, come le due precedenti, si è conclusa senza un nulla di fatto. Tre dei quattro imputati rimangono in carcere dopo la decisione del 3 ottobre scorso di liberare Amer Abu Ghoula, accusato “solamente” di aver offerto rifugiato ai due capi salafiti, Breizat e al-Omari. Gli imputati hanno ammesso di aver rapito Vittorio ma rifiutano ogni accusa per quanto riguarda l'omicidio del giovane attivista italiano. Essi indicano Breizat e al-Omari come i due assassini. Tuttavia entrambi sono rimasti uccisi durante uno scontro a fuoco con la polizia il 17 aprile scorso. Nena News

Nena News

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Restiamo umani»

Ultime notizie dell'autore «Nena News»

4941