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Addio, porcellum

Addio, porcellum

(1 Ottobre 2011) Enzo Apicella
Oltre 1.200.000 firme per il referendum abrogativo della legge elettorale Calderoli del 2005, il cosidetto "porcellum"

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Ventimiglia: al Chiostro di Sant'Agostino prosegue con successo la mostra 'Foibe e crimini fascisti in Jugoslavia 41-45'

(10 Febbraio 2012)

Prosegue con successo di critica e di pubblico la mostra su 'Foibe e crimini fascisti in Jugoslavia 1941-1945”, organizzata dall’Associazione culturale intemelia XXV Aprile/Arci fino al 14 febbraio con orario 9-19 nel chiostro di S. Agostino - Biblioteca civica, via Cavour, a Ventimiglia. L'esposizione è composta da 28 pannelli e manifesti fotografici ed è strutturata in due sezioni strettamente intrecciate dal punto di vista storico e documentario: "fascismo-foibe-esodo", edita dall'Associazione nazionale Aned ex deportati ed internati, e "crimini fascisti in Jugoslavia 1941-1945" a cura di Resistenza storica - CNJ.Con un documentato excursus storico l'esposizione ripercorre il succedersi dei drammatici eventi: dall'origine - (italianizzazione forzata e violenta dell'Istria assegnata all'Italia dai trattati di pace dopo la 1^ guerra mondiale), - all'occupazione italiana della Jugoslavia nel 1941 con le deportazioni e i crimini fascisti, alle foibe, all'esodo. Vengono anche contestualizzati i fatti e gli antefatti senza reticenze e omissioni inserendoli nella cornice storica che li ha determinati.La mostra si prefigge l'obiettivo, sulle foibe di contrastare manipolazioni e strumentalizzazioni ideologiche, persino razziste, soprattutto in occasione della "giornata del ricordo" e, sui crimini italiani in Jugoslavia, di fornire uno strumento didattico e culturale che serva da stimolo per colmare un grave "vuoto" di in-formazione nella memoria storica collettiva, soprattutto nei giovani, per ricordare, riflettere ed imparare dalla storia a non ripetere gli stessi errori e le stesse tragedie, a recuperare ulteriormente e a rafforzare con sempre più ampia consapevolezza i valori della Resistenza antifascista. L’ingresso è libero e gratuito.

Francesco Mulè

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