">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Grazie Londra

Grazie Londra

(27 Marzo 2011) Enzo Apicella
Londra. In 500.000 contro il governo Cameron. Assaltati negozi, banche e anche Fortnum & Mason, l'esclusivo negozio di tè a Piccadilly

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Lotte operaie nella crisi)

Generalizzare lo sciopero di genova. solo la forza operaia puo' sbarrare la strada al governo.

(19 Marzo 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.pclavoratori.it

Il governo Monti vuole completare la controriforma sociale degli ultimi 30 anni con la liquidazione di fatto dell'articolo 18.

Occorre una risposta operaia e di massa tanto radicale quanto è l'attacco subito. Lo sciopero operaio di Genova contro il governo apre la via a tutti i lavoratori italiani.

La CGIL non può regalare a Monti ciò che ha negato a Berlusconi, al solo fine di coprire il PD. Non può accettare alcuna forma di manomissione dell'articolo 18, perchè il diritto al reintegro per chi è stato licenziato illegittimamente non è negoziabile, e va semmai reso universale. Tanto meno può subire passivamente una provocazione del governo, limitandosi al distinguo, come ha fatto sulle pensioni.

La CGIL ha il dovere di imporre l'altolà al governo e al padronato con l'unico linguaggio che capiscono: quello della lotta radicale e della forza di massa.

La ribellione sociale è l'unico evento che il governo teme, perchè è l'unico che può sbarrargli la strada. Per questo Monti cerca la complicità dei sindacati o almeno la loro passività.

Per questa stessa ragione la CGIL ha il dovere di negargliele, intraprendendo una lotta vera: non per testimoniare un dissenso. Ma per vincere.

Nei prossimi giorni una responsabilità storica graverà sul gruppo dirigente della CGIL. Deve scegliere tra una vera risposta operaia e la compromissione disastrosa in una disfatta. In mezzo al guado non potrà restare.

Tutte le sinistre italiane debbono mettere la CGIL di fronte alle proprie responsabilità, assumendosi le proprie. Solo rompendo col PD si può essere credibili quando si chiede a Camusso di rompere con Monti. Perchè Monti si appoggia sul PD e il PD si è votato a Monti e ai poteri che lo sostengono.

Di fronte all'attacco di Monti e della sua maggioranza all'articolo 18, tutte le sinistre rompano col PD , a tutti i livelli, e stringano un fronte comune di lotta. Di fronte alla massima linea di scontro tra capitale e lavoro, non si può stare coi piedi in troppo scarpe. O di qua o di là.
E' l'ora della chiarezza agli occhi di tutti i lavoratori.

MARCO FERRANDO
Partito Comunista dei Lavoratori

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Lotte operaie nella crisi»

Ultime notizie dell'autore «Partito Comunista dei Lavoratori»

2440