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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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Appello per una manifestazione a Pioltello

Sabato 24 marzo ore 15
Tutti davanti ai cancelli di Esselunga

(23 Marzo 2012)

In tanti hanno solidarizzato in questi cinque mesi con la coraggiosa lotta degli operai delle cooperative dell'Esselunga che hanno deciso di affrontare apertamente la condizione di sfruttamento e caporalato interna a quei magazzini, mettendo in discussione il loro posto di lavoro. Una lotta in cui tanti altri lavoratori delle cooperative si sono riconosciuti, in quanto il sistema Esselunga rappresenta l'insopportabile regime a cui centinaia di migliaia di persone (per lo più immigrati) sono sottoposte quotidianamente.

Dal 7 ottobre, quando tutto iniziò, tanta acqua è passata sotto i ponti; tante iniziative, assemblee, scioperi, blocchi, manifestazioni, hanno scaldato gli animi di molti compagni/e e turbato i sonni dei potenti di turno, fino ad arrivare alla prima sentenza che ha decretato il reintegro dei licenziati,: sentenza alla quale Esselunga si è opposta manu militari, impedendo fisicamente il loro rientro e inventandosi una Cassa integrazione che non ha ragione di esistere in un'azienda dove si fanno gli straordinari.

Lo sgombero del presidio, voluto e deciso da tutta la santa alleanza che si riconosce nel governo Monti, illustre rappresentante del capitale e della finanza europea (dai padroni di Esselunga ai caporali delle cooperative, passando per le istituzioni democratiche e i sindacati confederali) non è altro che la risposta di chi non ha altre armi che il ricatto e la repressione per difendere i propri privilegi di fronte alle evidenti ragioni degli operai e, più in generale, di tutti i lavoratori oggi sottoposti ad un duro attacco.




Lungi dal rappresentare una sconfitta definitiva, lo sgombero del 20 marzo rappresenta invece un ulteriore stimolo a rilanciare la battaglia, tanto davanti ai cancelli quanto sul territorio pioltellese, mentre si vanno accumulando nuove battaglie, e nuove energie, sull'intero fronte della logistica e della grande distribuzione (dalla Bartolini di Parma alla DHL di Carpiano, passando per la GLS di Piacenza).

Lotte che segnano una congiuntura sociale e politica, in cui i padroni e i loro governi tentano di imporre una politica di lacrime e sangue, affinchè i loro debiti, i debiti accumulati da un sistema economicamente al collasso, vengano pagati dai proletari; lotte che tracciano un percorso possibile per l'insieme della classe lavoratrice

La stessa difesa dell'art.18, massacrato dal governo Monti e prima ancora dalla prassi padronale già in atto (Esselunga è esempio anche da questo punto di vista), passa oggi per la capacità di mettere in piedi e sostenere lotte di reistenza concrete, capaci allo stesso tempo di difendere le condizioni di vita dei lavoratori e di rilanciare su una prospettiva diversa da quella a cui ci vogliono obbligare, con la forza, le classi dominanti




Su queste basi facciamo appello a tutti i sostenitori della lotta contro Esselunga, e più in generale a tutti coloro che sono impegnati a costruire e sostenere forme di resistenza sui territori, ad una partecipazione di massa alla manifestazione di sabato, sia per respingere la manovra vigliacca del sindaco (un uomo del PD al servizio di Esselunga) che ha firmato l'ordinanza di sgombero, sia per dare forza ad un percorso sindacale e politico che punta apertamente alla trasformazione dei rapporti di forza più complessivi a vantaggio degli operai e delle classi subalterne.


sabato 24 ore 15 a Pioltello

concentramento ai cancelli Esselunga

via Giambologna 1

SI.Cobas - Presidio permanente Esselunga

Fonte

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