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(27 Agosto 2013) Enzo Apicella
Obama ha deciso di attaccare la Siria, in ogni caso.

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Sangue a damasco: 55 morti e 300 feriti negli attentati piu' gravi dall'inizio della crisi

La tv di stato ha mostrato corpi dilaniati e decine di auto distrutte. Un massacro che il governo attribuisce a terroristi legati all'opposizione che, da parte sua, addossa ogni responsabilita' al regime. Intanto sorride chi vuol far precipitare la Siria nella guerra civile.

(10 Maggio 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in nena-news.globalist.it

Sangue a damasco: 55 morti e 300 feriti negli attentati piu' gravi dall'inizio della crisi

foto: nena-news.globalist.it

Roma, 10 maggio 2012, Nena News - Prima sono saltate in aria due automobili e pochi secondi dopo è esploso un camion-bomba. Gli effetti sono stati devastanti. Secondo fonti uffiiciali 55 siriani sono rimasti uccise e oltre 300 feriti negli attentati avvenuti questa mattina, poco prima delle 8 sulla tangenziale di Damasco. Tra le vittime tanti studenti (tra i quali 11 bambini) e pendolari diretti, nell'ora di punta, a scuola e ai posti di lavoro. Il bilancio di morti pare destinato ad aumentare ulteriormente alla luce della gravità delle condizioni di molti feriti.

La televisione di stato siriana ha mostrato immagini raccapriccianti di corpi dilaniati e di decine di carcasse annerite di automobili. La tangenziale e' stata, di fatto, tagliata in due dalle esplosioni, talmente potenti che hanno quasi distrutto una palazzina appartenente ad un complesso delle forze di sicurezza, forse l'obiettivo dell'attacco.

E’ il più grave degli attentati compiuti in Siria dall’inizio, 15 mesi fa, di una crisi che ha già fatto migliaia di morti, segnata dai bombardamenti dell’esercito governativo contro le roccaforti dell’opposizione. Un massacro che il governo attribuisce a terroristi legati all'opposizione che, da parte sua, addossa ogni responsabilita' al regime.

Il cessate il fuoco proclamato un mese fa viene violato tutti i giorni dal regime e dai ribelli armati. Il generale Mood, capo degli osservatori dell’Onu che operano in Siria, sfuggito ieri ad un attentato nei pressi di Deraa, ha esortato tutte le parti, interne ed esterne, coinvolte nelle vicende siriane a cessare subito le violenze. Il paese ormai precipita in un guerra civile simile a quella che ha insaguinato e continua periodicamente ad insaguinare il vicino Iraq. Nena News

Nena News

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