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(14 Giugno 2012)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.pclavoratori.it
Un governo segnato dalla precipitazione del suo consenso sociale e dal discredito della sua maggioranza parlamentare, si regge sempre più sulla latitanza dell'opposizione sociale. La subordinazione della CGIL al PD è il cappio al collo dell'opposizione e la polizza salvavita del governo. La copertura di Susanna Camusso a Bersani ha liquidato il movimento di lotta a difesa dell'articolo 18, consentendo a Monti e Fornero non solo di proseguire il proprio cammino contro il lavoro, ma persino di annunciare un nuovo salasso su sanità e beni comuni. Così non può andare avanti. Tutte le sinistre politiche e sindacali debbono assumersi le proprie responsabilità. La FIOM non può limitarsi a criticare la CGIL senza rompere col PD e il Centrosinistra. Non può esservi opposizione a Monti senza opposizione al PD che lo sostiene. Le chiacchiere ormai stanno a zero. E' l'ora di un vero sciopero generale.
Partito Comunista dei Lavoratori
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