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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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ZINGARETTI INVITA GLI STUDENTI ITALIANI A IMITARE ISRAELE PER USCIRE DALLA CRISI.

Lettera aperta ai giornali democratici.

(27 Giugno 2012)

“Laboratorio Israele” ovvero “Start-up Nation” di Dan Senor e Saul Singer, diventa l’occasione per il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, per rendere omaggio al “modello Israele”, con tanto di invito rivolto ai giovani italiani a emularne l’esempio per rilanciare la nostra poco creativa economia. I migliori avranno un viaggio premio in Israele per conoscere e imparare direttamente “come possa costruirsi un ecosistema dell’innovazione efficiente” dice Zingaretti, e aggiunge il suo auspicio che questi giovani tornino con “la voglia di replicare quello che hanno visto”. Potrebbe essere una minaccia e invece è una speranza!
Nel programma non è detto se il 4 e 5 luglio al teatro India, dove si svolgerà l’evento, saranno premiati gli studenti capaci di deviare l’acqua altrui nel proprio giardino e ottenere dichiarazioni di benemerenza per aver migliorato il paesaggio; né è spiegato se verrà premiato chi sa sparare con mano ferma sui bambini o sulla Croce Rossa (versione italiana della Mezzaluna che, con le sue ambulanze, disturba le azioni dell’esercito israeliano). Non si parla neanche dell’importanza dell’esperienza militare e del ruolo delle forze armate, argomento che, tuttavia, verrà sicuramente affrontato durante la presentazione del libro di Senor e Singer, dato che gli autori – opinionisti del Wall Street Journal e consulenti del governo statunitense - lo individuano come uno dei fattori chiave su cui si fonda la miracolosa crescita economica dello stato “ebraico” e affermano che il lungo servizio di leva obbligatoria rappresenta l’elemento capace di far acquisire ai giovani soldati (gli stessi che troviamo ai check point o sui carri armati) le vere e autentiche competenze manageriali da reinvestire nel civile, realizzando quello che fa dire a Shimon Peres, nella sua postfazione al volume, che Israele non è soltanto un paese, ma “un modo di pensare”. E noi aggiungiamo: “purtroppo anche un modo di agire, di cui fanno le spese, da oltre 64 anni, i palestinesi, colpevoli di essere e voler essere PALESTINESI nella loro terra”.
Ma veramente Zingaretti vuole che l’Italia, a cominciare da Roma, trovi una nuova prosperità calpestando impunemente i diritti umani? Ignorando la legalità internazionale? Utilizzando le tecnologie avanzate per effettuare omicidi senza processo e, dato l’invidiabile livello tecnologico, senza rischio per gli assassini? e ancora, data la complicità internazionale, senza sanzioni per i mandanti?
Diciamo a Zingaretti no, grazie, facciamo a meno di questo modello e rivolgiamo a quegli stessi studenti e docenti che il 4 e il 5 luglio saranno al teatro India, l’invito a ricordare che la Start-up Nation, la nazione pioniera, è quella dove il coraggio non fa rima col diritto, ma con l’occupazione illecita o addirittura, e la storia dell’America ce lo ricorda, col genocidio. A Zingaretti, e ai tanti liberisti che razzolano nella crisi, piace evidentemente l’idea che questo modello, saltando ogni morale umana e politica, porta profitti elevati e straordinari incrementi del PIL. Questo è certo, ma non è per tutti, e a farne le spese sono e saranno i più deboli, socialmente, politicamente, u m a n a m e n t e.
E’ questo che il presidente della Provincia di Roma vuole che i nostri giovani apprendano? Non c’è male per un sedicente democratico che si propone come prossimo sindaco della Capitale.
Zingaretti lo sa che mentre lui prepara la festa, e anche ora, mentre noi scriviamo questo comunicato, in Palestina si muore per mano di quell’esercito che rappresenta uno dei fattori chiave del miracolo economico di Israele. Non è una domanda, di sicuro lo sa. E sicuramente sa anche che gli insediamenti su territori occupati sono una violazione del diritto internazionale talmente grave che sarebbe bene ricordare che neanche la Germania del periodo più nero del secolo scorso osò farne. Ebbene, Zingaretti, sicuramente confortato da altri amministratori di questo nostro Paese che perde pezzi e smarrisce il senso della Costituzione repubblicana, si permette di presentare Israele come modello da imitare!
Zingaretti dimentica che il coraggio non sta nell’uso della forza, ma nel tentativo di far rispettare i diritti violati da chi è più forte. Questo non può essere né dimenticato, né mercanteggiato.
Per questo non abbiamo remore, leggendo le dichiarazioni di Zingaretti, a dire forte e chiaro VERGOGNA ! e invitiamo i cittadini romani a pensarci bene prima di votarlo come sindaco di Roma alle prossime elezioni … potrebbe offrire il Campidoglio ai coloni e definire il dono come innovazione creativa!

Associazione Amici della Mezzaluna Rossa Palestinese, onlus

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