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(18 Ottobre 2012)
La cosiddetta “legge anticorruzione” non è solo un guscio vuoto come strumento di contrasto verso frodi e ruberie; è anche e soprattutto uno specchietto depistante per coprire la rapina sociale in corso contro i lavoratori e la popolazione povera. Con la “legge anticorruzione” il governo Monti prova a far leva sull'umore popolare “anti partiti” per ammortizzare la rabbia prodotta dalle sue odiose misure sociali. Il “governo degli onesti” vantato dal ministro Severino è in realtà oggi più che mai il governo dei rapinatori: talmente “disonesto” da cercare di presentarsi come nemico dei partiti corrotti che lo sostengono in Parlamento ( e che dunque voteranno la sua rapina).
Solo una grande ribellione sociale può spazzare via il governo del ladrocinio e della truffa.
17 Ottobre 2012
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
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