">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Stato e istituzioni    (Visualizza la Mappa del sito )

Salvage

Salvage

(17 Gennaio 2010) Enzo Apicella
Il presidente Napolitano omaggia Craxi come "statista", i sindaci Alemanno e Moratti gli intitolano vie a Milano e Roma

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

  • Domenica 21 aprile festa di Primavera a Mola
    Nel pomeriggio Assemblea di Legambiente Arcipelago Toscano
    (18 Aprile 2024)
  • costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

    SITI WEB
    (Stato e istituzioni)

    Mausoleo Graziani la protesta arriva anche da New York!

    (7 Febbraio 2013)

    Ve lo avevamo già anticipato. l'indecente mausoleo dedicato all' assassino fascista Graziani (costruito con soldi pubblici) deve essere abbattuto. Non ci sono storie!
    La protesta non è solo nazionale.

    Arriva infatti da New York un appello al governo italiano perché rimuova il monumento innalzato in onore del generale che nelle guerre coloniali in Libia e Etiopia si rese colpevole di massacri e dell’uso di armi chimiche contro la popolazione civile.

    L'accorato appello è stato lanciato in una tavola rotonda alla City University of New York da Girma Abebe, ex diplomatico di Addis Abeba all’Onu. Dopo articoli sul New York Times e servizi della Bbc, si continua a discutere nel mondo del caso, che in Italia fu oggetto di un’interrogazione parlamentare da parte del deputato Pd Jean Leonard Touadì.

    E ieri se ne è occupato l’ex diplomatico Abebe, il quale nel 1937 vide la casa dei nonni ridotta in cenere dalle truppe italiane: così, ieri, ha suggerito di investire le Nazioni Unite e i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza della vicenda: «Un monumento a un criminale di guerra è una vergogna devastante».

    Ministro della guerra della Repubblica di Salò, Graziani è morto nel 1955 dopo esser stato condannato per collaborazionismo a 19 anni di prigione, di cui solo quattro mesi scontati. Su richiesta dell’Etiopia, il generale fu inserito dall’Onu nella lista dei criminali di guerra per l’uso di gas tossici e bombardamenti degli ospedali della Croce Rossa ma non venne mai processato.

    Nel banner a fianco stiamo raccogliendo adesioni per cercare di smuovere le Istituzioni italiane a rimuovere questo monumento.

    Se ci riusciremo con le buone tanto meglio. Ma non ci fermiamo quì.

    Linea Rossa

    Fonte

    Condividi questo articolo su Facebook

    Condividi

     

    Ultime notizie del dossier «Italiani brava gente?»

    8099