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Ventiquattro ore senza di noi

Ventiquattro ore senza di noi

(1 Marzo 2010) Enzo Apicella
Sciopero generale dei lavoratori migranti

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(L'unico straniero è il capitalismo)

Assemblea generale dei e delle migranti, 17 febbraio, Bologna, XM24

(15 Febbraio 2013)

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Oggi ancora, anche se nessuno lo dice, la legge Bossi-Fini lega la nostra permanenza regolare al permesso di soggiorno, al contratto di lavoro e al reddito. Da ormai dieci anni questa legge ci ha costretto ad accettare qualsiasi tipo di salario e mansione pur di mantenere i documenti in regola. Il legame tra soggiorno e lavoro, con la richiesta di un livello minimo di reddito per rinnovare il permesso, ha di fatto espulso dal mercato del lavoro e trasformato in irregolari migliaia di migranti: alcuni hanno lasciato il paese perdendo gli anni di contributi versati regolarmente, altri hanno deciso di rimanere pur dovendosi separare dalle loro famiglie che sono tornate nei luoghi di provenienza. Molti lavorano per salari ancora più bassi. Anche se paghiamo le stesse imposte dei lavoratori italiani, sono state messe nuove tasse e richiesti versamenti alle poste per rinnovare un permesso che spesso scade dopo solo pochi mesi. Quello che noi migranti viviamo dentro e fuori i luoghi di lavoro non nasce dal niente.

Noi migranti non siamo più disposti ad accettare questa situazione: abbiamo lottato e continuiamo a lottare! Abbiamo manifestato davanti alle Prefetture e Questure per la nostra libertà e i nostri diritti. Abbiamo organizzato lo sciopero del lavoro migrante del primo marzo 2010 e 2011, insieme a tanti lavoratori italiani, precari e operai. Oggi, in tutta l’Emilia-Romagna, con gli scioperi e i blocchi nella logistica e nella distribuzione, stiamo lottando per migliorare le condizioni salariali e di lavoro, per tutti. In un settore dove prima sembrava impossibile alzare la voce, abbiamo detto basta al sistema al ribasso delle cooperative e alla precarietà.

Con queste lotte abbiamo accumulato forza e ora vogliamo conquistare la libertà dal quotidiano razzismo istituzionale. Questo è il momento: nessun nuovo governo risolverà i nostri problemi, soltanto con la nostra forza potremo liberarci dal ricatto imposto dalla legge Bossi-Fini e dal permesso di soggiorno!

CONOSCIAMO LA NOSTRA FORZA, DOBBIAMO ORGANIZZARCI!

Dopo incontri e discussioni con migranti e associazioni non solo del bolognese, vogliamo costruire insieme una mobilitazione regionale e invitiamo tutti a partecipare alla

ASSEMBLEA GENERALE DEI MIGRANTI

DOMENICA 17 FEBBRAIO ORE 15.00


XM24, Via Fioravanti 24, Bologna


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Informazioni e contatti
Il Coordinamento migranti Bologna e provincia è nato nel 2004.

Migranti e italiani, donne e uomini formano un collettivo politico che si oppone alla legge Bossi-Fini e alle normative europee che, grazie al collegamento tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro, fanno dei migranti una specifica forza lavoro destinata a essere sfruttata o espulsa secondo le necessità del mercato.

Noi affermiamo il ruolo politico dei migranti nella loro lotta contro le politiche di precarizzazione del lavoro alle quali sono da sempre esposti e dalle quali sono da sempre colpiti in ambito sia lavorativo sia sociale. La Bossi-Fini e il razzismo istituzionale sono leve fondamentali della precarizzazione. Per questo per noi il protagonismo dei migranti e delle migranti è una priorità politica contro la precarietà lavorativa ed esistenziale.

Noi, migranti e italiani, combattiamo tutte le forme di razzismo, sia quello quotidiano sia quello istituzionale che emerge in gran parte delle normative vigenti che rendono difficile quando non impossibile l’accesso ai servizi pubblici e sociali, prevedendo la priorità degli italiani o delle pratiche burocratiche talmente complicate e costose da escludere materialmente i migranti.

Da sempre noi stabiliamo connessioni transnazionali con le lotte dei migranti in altri paesi europei ed extraeuropei, perché riconosciamo nella violazione dei confini da parte delle migranti e dei migranti la prima e più rilevante forma di globalizzazione.

Le donne e gli uomini del Coordinamento migranti si oppongono a qualsiasi forma di detenzione amministrativa dei migranti in Europa o fuori dall’Europa, rivendicando la piena libertà di movimento per ogni uomo e per ogni donna che decida di costruirsi un altro futuro.


Il Coordinamento Migranti si riunisce tutti i mercoledì sera alle 19.30 presso XM 24, Via Fioravanti 24 a Bologna.

Coordinamento dei Migranti - Bologna e Provincia

Fonte

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