Imperialismo e guerra :: America latina: un genocidio impunito

DESAPARECIDOS: DALL’ITALIA 35 RICHIESTE DI RINVIO A GIUDIZIO

(19 Giugno 2013)

Il procuratore aggiunto italiano Giancarlo Capaldo ha chiesto il rinvio a giudizio di 35 persone – due cittadini boliviani, 12 cileni, 4 peruviani e 17 uruguayani – per coinvolgimento nell’uccisione di 23 cittadini italiani nell’ambito del cosiddetto ‘Plan Cóndor’, la strategia di repressione congiunta utilizzata contro gli oppositori politici dalle dittature sudamericane negli anni ‘70 e ‘80.

Lo ha fatto a conclusione di un’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Roma durata oltre 10 anni che inizialmente ha riguardato 140 persone; ritardi dovuti a problemi burocratici nonché il decesso di alcuni degli indagati hanno poi notevolmente ridotto il loro numero.

Capaldo ha chiesto il processo per i reati di strage, omicidio plurimo aggravato, sequestro di persona per ex militari e civili di diversi paesi: fra questi, l’ex ministro dell’Interno della Bolivia Luis Gómez Arce, l’ex presidente ‘de facto’ del Perù Francisco Morales Bermúdez, l’ex primo ministro del Perù Pedro Richter Prada, l’ex capo dei servizi segreti cileni Juan Manuel Contreras, l’ex dittatore dell’Uruguay Gregorio Conrado Alvarez Armellino e l’ex ministro degli Esteri dell’Uruguay país Juan Carlos Blanco.

Citato da fonti di agenzie di stampa internazionali, Capaldo ha precisato di essere stato costretto ad escludere cittadini argentini a causa del rifiuto di Buenos Aires a collaborare, sebbene inizialmente figurasse nella lista anche l’ex dittatore Jorge Rafael Videla, deceduto di recente; era incluso inoltre l’ex dittatore uruguayano Juan María Bordaberry, morto nel 2011. Diversi ex gerarchi dell’ultima dittatura argentina sono al momento sotto processo in patria per il ‘Plan Cóndor’, tra cui l’ex dittatore Reynaldo Bignone e l’ex generale Luciano Benjamín Menéndez.

Misna