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22/08 - CRESCE LO SCIOPERO NAZIONALE AGRARIO E POPOLARE

(23 Agosto 2013)

cresciop

Per il terzo giorno consecutivo la Colombia è paralizzata dallo Sciopero Nazionale a tempo indefinito, indetto dalle organizzazioni contadine e popolari colombiane che stanno ricevendo il sostegno attivo e la solidarietà concreta da parte degli altri settori sociali: studenti, coltivatori di caffè, trasportatori, minatori e lavoratori della sanità e dell'industria, anch’essi colpiti duramente dalla politica economica che smantella, privatizza e favorisce le grandi multinazionali straniere, si stanno mobilitando per imprimere una svolta al presente e al futuro del paese.
Anche i sindacati sono scesi in piazza per sostenere le rivendicazioni dei contadini, che già da tempo hanno dato vita a proteste per aver visto disattese le loro richieste di creazione di Zone di Riserva Contadina, veri e propri embrioni di riforma agraria integrale. Come disattese sono state anche le richieste dei minatori rivolte al ministero delle Miniere, che con i suoi ultimi provvedimenti ha di fatto privato di ogni diritto le comunità locali dove avvengono le attività estrattive e tutti i piccoli minatori indipendenti, che letteralmente strappano alla terra ogni giorno la possibilità di sopravvivere; il tutto, neanche a dirlo, a favore delle grandi multinazionali petrolifere, carbonifere ed aurifere che oltre a distruggere le economie locali di sussistenza, massacrano l'ambiente con processi estrattivi altamente invasivi.
Nel frattempo, la tenace e partecipatissima lotta che da oltre due mesi vede protagonisti i contadini del Catatumbo contro Santos comincia ad ottenere i primi risultati: il governo, infatti, si è visto obbligato a sedersi ad un tavolo di negoziati per discutere i punti della piattaforma rivendicativa del movimento contadino, e ad impegnarsi a ritirare dalla regione i famigerati sradicatori, paramilitari adibiti all’eradicazione violenta di coltivazioni di coca con cui le popolazioni rurali sopravvivono a malapena.
In tutta la Colombia continuano i cortei e i blocchi stradali, che le truppe antisommossa non sono riuscite ad impedire e rimuovere, ed i conseguenti scontri con i manifestanti con il pesante bilancio, ancora ovviamente parziale, di 1 morto e decine di feriti ed arresti.
Mentre il popolo colombiano chiede a gran voce la riforma agraria, il governo Santos è implicato nello scandalo di acquisizione fraudolenta di terre usurpate ai contadini; e mentre esige la sospensione dei Trattati di Libero Commercio con gli USA, l’Unione Europea ed Israele, veri coltelli conficcati nella già purulenta piaga di un modello economico neoliberista escludente e foriero di impoverimento generalizzato, il governo svende ancor di più il paese al capitale finanziario transnazionale.
Tuttavia, questo storico sciopero nazionale indefinito, che è non di routine ma di lotta irriducibile per la pace con giustizia sociale, mette alle corde e smaschera un regime che si aggrappa maldestramente

Associazione Nazionale Nuova Colombia

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