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La fatalità dominante

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(26 Novembre 2011) Enzo Apicella

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Come riducono il costo del lavoro? Sottraendo soldi alla sicurezza sul lavoro. Siamo alla frutta

(14 Ottobre 2013)

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Tra le voci per ridurre il cuneo fiscale il governo sta anche vagliando una revisione dei premi Inail pagati dalle imprese. La conferma della “grande pensata” arriva dal ministro del Lavoro Enrico Giovannini durante la 63/ma giornata per la sicurezza sul lavoro dell'Anmil celebrata ieri. A dire la verità non si tratterebbe di una riduzione. Anzi, è peggio. Quello a cui stanno pensando gli illustri professori dell’esecutivo è “piuttosto un riequilibrio”. In pratica, il contributo delle aziende all’Inail si riduce in proporzione al tasso di incidentabilità dell’azienda stessa. Un meccanismo pericoloso, che rischia di creare un “doppio binario” del risarcimento. Da una parte quello ufficiale, tenuto basso magari non denunciando gli infortuni e, dall’altro, quello in cui l’imprenditore consegna “brevi manu” al lavoratore, ovviamente in misura inferiore al dovuto. Ma tanto si sa che i risarcimenti dell’Inail arrivano in ritardo o non arrivano affatto. “Studiamo con l'Inail come aumentare gli incentivi per i comportamenti corretti – dice Giovannini - aumentando la riduzione dei premi alle imprese ce dimostrano bassa incidentalita' e aumentandoli invece su chi ha un'incidentalita' maggiore''. Il ministro invece non si sbilancia sulla richiesta dell'Anmil di rivalutare il danno biologico al costo della vita: ''vediamo''. Anche perche' dai calcoli della stessa Anmil si tratterebbe di un esborso di 200-250 milioni.
Ma la presa in giro non finisce qui. Il ministro del Lavoro parlando della cosiddetta ripresa ci ha messo del suo in fatto di retorica. Piu' in generale Giovannini spiega: ''finalmente ci aspettiamo una ripresa economica che dovrebbe anche direzionare le scelte delle imprese verso un aumento della produttivita' e all'acquisto di nuovi macchinari piu' sicuri''. E questa e', per il problema della sicurezza, ''una grande opportunita'''. Anche perche' ''come ci ricorda anche il presidente Napolitano'' i dati sugli incidenti sul lavoro ''sono in miglioramento ma sono purtroppo ancora molto elevati''. Acquisto di nuovi macchinari? Ma in che mondo vive il nostro ministro del Lavoro. Qualcuno gliel’ha detto che le aziende non ottengono i prestiti delle banche nemmeno più per riattare i muri crollati? Di cosa parliamo? I dati sugli incidenti sul lavoro, correttamente, non sono in miglioramento. E questo, come dovrebbe sapere il ministro del Lavoro, perché il tasso di incidentalità rimane alto. Diminuzione in valore assoluto, quindi, di infortuni e morti, ma se teniamo conto dei cinque anni di arretramento della produzione ecco che non cambia assolutamente nulla dal punto di vista sostanziale.

fabio sebastiani, controlacrisi

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