Capitale e lavoro :: Senza casa mai più!

GRANDE SCHIERAMENTO DI POLIZIA PER SFRATTARE ABDOU E FAMIGLIA: LA RISPOSTA 'MODERNA' DI LUPI AL DRAMMA CASA!

(14 Novembre 2013)

Roma –giovedì, 14 novembre 2013

Ancora una volta è successo a Roma: uno sproporzionato schieramento di polizia per sfrattare Abdou e famiglia in via Val di Non 88.

LA RISPOSTA 'MODERNA' DI LUPI AL DRAMMA CASA!

Come tante famiglie italiane anche quella di Abdou non è riuscita ad assicurare un alloggio alla propria famiglia. Il suo appartamento è stato venduto all'asta dall'Inpdap e il nuovo proprietario lo ha sfrattato perché considerato senza titolo. Lo spettro che fa paura a decine di migliaia di inquilini che, come nel caso dell'Enasarco o delle Casse Ragionieri-Notariato-Geometri, non riusciranno ad acquistare gli alloggi dove abitano da decenni perché offerti a prezzi superiori al mercato, i quali finiranno ai Fondi immobiliari e rivenduti a terzi.

E' in questa situazione, quotidianamente raccontata dalle decine di presidi e dalle manifestazioni di solidarietà che si svolgono a Roma e in tutto il paese con chi subisce la violenza di uno sfratto, che il Ministro Lupi continua a sostenere che il blocco degli sfratti è una cosa vecchia.
Cosa è moderno ce lo sta indicando in queste settimane: impegnare un gran numero di poliziotti per cacciare via dalle case i più poveri, chi sta soffrendo in prima persona la crisi economica, senza indicare soluzioni alternative, annunciando i soliti inutili provvedimenti tesi solo a favorire le proprietà immobiliari e non gli inquilini.
Mentre si impegnano le briciole (140 mln) si continuano a nascondere i fondi non spesi della ex-Gescal (alcuni miliardi giacciono ancora nella CDP e nelle disponibilità delle regioni) e si rimandano indietro dieci miliardi dei Fondi europei. Lo stesso Ministero di Lupi ha speso solo il 20% dei circa tre miliardi che gli sono stati assegnati dall'Europa che scadono nel 2013. Risulta quindi chiaro quanto questo esecutivo delle larghe intese tiene in considerazione il problema della casa nel nostro paese.

Alle posizioni del governo fanno da controcanto quelle delle istituzioni di prossimità (Comuni, Regioni, ANCI, ecc.) le quali, facendo solo annunci e in mancanza di atti concreti, si rendono oggettivamente complici di questa politica e concorrono all'inasprirsi della tensione sociale come già si è manifestata nelle giornate del 18, 19 e 31 ottobre.

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