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Addio compagne

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(23 Febbraio 2010) Enzo Apicella
Il logo della campagna di tesseramento del prc 2010 è una scarpa col tacco a spillo

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Smettiamola di sostenere Pisapia!

(5 Dicembre 2013)

Ecco l'ordine del giorno che abbiamo presentato al congresso di Rifondazione comunista a Milano domenica 1 dicembre che ha raccolto 35 voti favore, 80 contrari e 15 astensioni.


Cari compagni, serve un gesto di coraggio e di coerenza contro una giunta che fa pagare sempre i soliti noti!

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USCIRE DALLA MAGGIORANZA CHE SOSTIENE PISAPIA

A Milano, secondo la Camera di Commercio, il 54% delle famiglie ha un reddito inferiore a 25mila euro e nel64% dei casi c’è un solo componente che guadagna e deve mantenere tutto il nucleo famigliare. Inoltre, in base a uno studio della Bocconi, in cinque anni i senza dimora sono aumentati del 69% e quasi il 10% di questi è laureato.

Milano è la città con più cantieri edilizi (causa Expo) e con il maggior numero di stabili abbandonati(4milioni di metri cubi - studio Sicet e Politecnico di Milano). La fame didenaro dei costruttori, un giro di oltre 40 miliardi di euro, non ha ritegno:nonostante l’enorme di disponibilità di alloggi, crescono esponenzialmente le richieste di sfratti esecutivi; a Milano sono 18mila (il 15% del totale nazionale) e a queste nuove richieste si aggiungono le 17mila giacenti dagli anni precedenti. Il 90% delle nuove istanze convalidate sono per morosità incolpevole: non c’è né dolo, né controversie, solo indigenza. Tutto questo avviene nonostante ci siano 5mila alloggi Aler sfitti, e fra questi 600disponibili, ma destinati alla vendita.

Mentre diritti fondamentali come casa e lavoro sono messi fortemente in discussione, la giunta Pisapia ha approvato un bilancio che è solo lacrime e sangue: il deficit di oltre 480milioni di euro verrà infatti ripagato dai soliti noti.

Il nuovo assessore al bilancio Francesca Balzani (Pd), nel solco tracciato da Tabacci, ha messo a frutto la sua esperienza europea (è stata Relatore Generale del Bilancio europeo 2012), per applicare con rigore il rispetto del patto di stabilità. Il sindaco si lamenta con il governo nazionale dei tagli agli stanziamenti, ma lui e la sua Giunta ne condividono e promuovono i principi ispiratori. Il vento nuovo che doveva investire la città è diventata una raffica che ha gelato chiunque.

Dopo la vendita delle quote Sea e Serravalle si parla di fare altrettanto con a2a con lo stesso obiettivo:monetizzare il patrimonio pubblico a scapito di posti di lavoro e servizi, che vengono sacrificati in nome dei parametri finanziari. Dopo l’aumento del prezzo del biglietto Atm, è giunto anche quello degli abbonamenti, che colpisce i settori più popolari. In due anni le entrate del Comune derivanti dai servizi(trasporto, mense, parcheggi, ecc.) sono praticamente raddoppiate, da 852milioni a 1,7 miliardi! Il punto più drammatico sono le tasse, nel 2011aumentate del 60% e nel 2012 di un altro 25%.

Non pago di tali salassi,nel bilancio 2013 Pisapia aggredisce in primo luogo i redditi più bassi abbassando la soglia di esenzione dell’addizionale Irpef da 33.500 a 21.000euro e introducendo l’aliquota massima senza scaglioni. Il Comune spende sempre meno per i suoi dipendenti (l’incidenza sul bilancio è passata dal 28% al 18%)ma in compenso garantisce gli investimenti per Expo, che sono in crescita esponenziale (nel solo 2012 oltre il miliardo) e peraltro riguardano opere davvero inutili, basti pensare agli 89 milioni previsti per la “Via delle acque” attraverso il Parco di Trenno, che ha suscitato la rabbia popolare.

La consigliera di Rifondazione Comunista Anita Sonego ha “responsabilmente” votato a favore del bilancio comunale, auspicando che il prossimo sia più “partecipato”. Nella sostanza il Prc sta dicendo che non c’è alternativa ai sacrifici e chiede a tutti di aspettare tempi migliori. Su queste basi, un partito comunista è destinato a sparire dalla scena politica.

Il partito democratico ha dimostrato ancora una volta la sua natura di classe nella difesa degli interessi del grande capitale tanto a livello nazionale, così come a livello milanese e in tutte le giunte locali nelle quali governa.

Il congresso provinciale del Prc di Milano chiede l’uscita immediata dalla maggioranza che sostiene il sindaco. Altresì chiede al partito di collocarsi all’opposizione in tutte le giunte locali della provincia di Milano, affinché sia possibile costruire un orientamento politico coerente nella battaglia in generale per la difesa degli interessi del movimento operaio e giovanile e in particolare per la tutela del territorio contro gli speculatori e i pescecani della finanza.

Solo questa coerenza può consentirci di essere interlocutori credibili del crescente malessere popolare e punti di riferimento per quei settori del movimento in conflitto con le politiche di compatibilità della Giunta Pisapia.

FalceMartello

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