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(11 Agosto 2011) Enzo Apicella
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(Lotte operaie nella crisi)

TORINO, SI MOBILITANO LAVORATORI E STUDENTI PER LA DIFESA DEI SERVIZI SOCIALI

LA CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE DEL PIEMONTE PER PER LA DIFESA
DELL'ISTRUZIONE, DELLA SANITÀ, DEI DIRITTI SOCIALI CONTRO QUALUNQUE
GOVERNO NAZIONALE E LOCALE LI ATTACCHI.

(12 Dicembre 2013)

MANIFESTAZIONE SABATO 14 DICEMBRE ALLE 14,30 IN PIAZZA CASTELLO DAVANTI
ALLA REGIONE

Noi, lavoratrici e lavoratori, disoccupati e studenti di Torino, in questi anni abbiamo condotta nei fatti l'opposizione allo smantellamento del welfare, alla negazione dei diritti, alla chiusura degli ospedali con scioperi, manifestazioni, presidi senza nulla delegare ed intendiamo proseguire su questa strada, l'unica che può dare dei risultati.

Ci mobilitiamo quindi contro la giunta Cota come siamo e continueremo ad essere contro la giunta Fassino e contro i governi che si succedono da anni con il solo programma di tagliare il nostro reddito. Nei confronti della Regione e del Comune i nostri obiettivi sono chiari: contrastare il progressivo smantellamento del welfare locale e il sostegno alle vaste clientele di imprenditori amici e delle fondazioni bancarie.

In particolare è inaccettabile che la giunta Cota finanzi il TAV, lo stabilimento per il montaggio degli F 35 a Novara e il nuovo grattacielo del Lingotto con una mano, mentre con l'altra taglia i posti letto negli ospedali e le risorse per il diritto allo studio.

Non ci stupiscono gli scandali grandi e piccoli della ridicola ed indecente giunta Cota. Colpisce di più il fatto che molti, anche fra coloro che per anni l'hanno tollerata e che quando governano fanno scelte simili, si pensi al comune di Torino, scoprono ora che servirebbe un'opposizione forte.

Combattiamo l'attuale sistema economico parassitario volto a concentrare ricchezza nelle mani di pochi e a lasciare tanti nella miseria; un sistema economico sostenuto da una classe politica che si incarica di rendere impossibile il mutamento e da quelli che, in questi giorni, strumentalizzano la mobilitazione dei lavoratori autonomi che, come noi
lavoratori salariati, subiscono gli effetti della crisi e delle scelte delle classi dominanti.

Cota e Fassino devono andare a casa. Non deleghiamo a nessuno la difesa di libertà, diritti, reddito.
Organizziamoci orizzontalmente tra lavoratori, disoccupati e studenti per riprenderci quel reddito e quei servizi necessari alla vita che ci sono stati tolti.

CUB Piemonte

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