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(Nucleare? No grazie!)

«Radiazioni superiori al normale»: parzialmente chiuso impianto nucleare in Gb

(31 Gennaio 2014)

sellafield

Il contestatissimo impianto di ritrattamento nucleare di Sellafield, in Cumbria, Gran Bretagna, è stato parzialmente chiuso dopo che sono stati rilevati «livelli elevati di radioattività». Secondo quanto ha riferito un portavoce della centrale di Sellafield alla Bbc, «Un allarme perimetrale è scattato a nord del sito e ogni edificio è stato controllato. Non è stata trovata nessuna prova di rilascio o di incidente radioattivo ma queste ipotesi non possono essere escluse nei siti nucleari».

Per la compagnia che gestisce l’impianto nucleare, noto per i continui incidenti, emissioni e sversamenti di sostanze radioattive, non ci sarebbero rischi per la gente o per i lavoratori.

Il direttore di relazioni con gli stakeholder, Rory O’Neill, ha spiegato che «Uno della ventina di monitor che abbiamo lungo il perimetro sta registrando livelli di radiazioni al sopra del normale. Non è un livello che potrebbero far cessare qualsiasi tipo di attività dentro o fuori dal sito. E’ al di sotto dei livelli che richiederebbero di proteggerci o di fare qualcosa del genere».

Il Dipartimento dell’energia e dei cambiamenti climatici britannico ha dichiarato: «Siamo in costante contatto con Sellafield, ma non abbiamo alcuna ragione di credere che sia più grave di quello che hanno detto».

Comunque, nonostante le rassicurazioni, una parte dell’impianto nucleare è stata chiusa per consentire indagini dettagliate e un portavoce della Sellafield ha detto che sul poso ci sono già «Esperti di rilievo» e che «Con l’allarme che è stato rilevato naturalmente non può essere escluso che possano essere state rilasciate radiazioni».

David Moore, presidente del West Cumbria Cumbria Stakeholders’ Group, un organismo indipendente finanziato dalla Nuclear Decommissioning Authority che controlla le attività dell’impianto nucleare, ha detto che le azioni della società non implicano che «Qualcosa è andato storto sul sito. Non hanno mai avuto paura di innalzare i livelli di sicurezza. Penso che abbiano preso la decisione giusta».

Comunque al personale non indispensabile ed ai contrattisti è stato detto di rimanere a casa, mentre i lavoratori impegnati nei trasporti ed al personale delle utilities nucleari sono al lavoro «Per garantire i requisiti di continuità dell’impianto».

greenreport.it

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