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(29 Gennaio 2012) Enzo Apicella

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    Piena solidarietà ai compagni di Napoli e Acerra

    (17 Febbraio 2014)

    Esprimiamo la nostra solidarietà a compagni dei disoccupati organizzati di Banchi Nuovi e di Acerra, vittime di un’ennesima aggressione intimidatoria da parte dello stato contro le lotte sociali e le espressioni indipendenti di organizzazione di classe. Le perquisizioni e gli arresti domiciliari sono stati giustificati dall’ipotesi di “partecipazione per l’associazione per delinquere finalizzata a commettere delitti contro l’ordine pubblico". Con questa manovra, quindi, la lotta per il lavoro diventa un crimine contro l’ordine pubblico. E non a caso!

    Sì, perché l’ordine pubblico che vogliono imporre stato e padroni è un ordine fondato sulla disoccupazione e il supersfruttamento. A 6 anni dallo scoppio della crisi economica, la classe dirigente di questo paese ha dimostrato di non avere alcuna soluzione alla crisi. Nessuna soluzione a parte perseguire la strada delle privatizzazioni, minare i diritti sociali, sindacali e politici della classe lavoratrice, tagliare i salari, imporre una brutale intensificazione del lavoro e l’allungamento degli orari. In due parole: disoccupazione e supersfruttamento.

    È questa la via d’uscita capitalistica alla crisi. È questa la via per rilanciare i profitti e l’accumulazione di un capitalismo ormai ansimante.

    Altro che “cambiare verso”! Questi sono solo primi segnali delle intenzioni del futuro governo Renzi, in piena continuità con i precedenti.

    I disoccupati di Acerra e di Napoli, con la loro lotta per un lavoro sicuro e dignitoso, diventano allora un bersaglio obbligato dello stato. Così come lo sono stati i 17 esponenti dei movimenti di lotta per la casa di Roma, i lavoratori della logistica che si sono mobilitati contro il supersfruttamento e per l’affermazione della propria dignità, e i militanti del movimento NoTav. Tutti questi esempi mostrano che la lotta contro la presente spirale di supersfruttamento, disoccupazione e devastazione ambientale è possibile. È possibile unificando delle lotte, e rilanciando l’autonomia politica e organizzativa della classe lavoratrice.


    Piena solidarietà ai compagni di Napoli e Acerra

    No alla criminalizzazione delle lotte sociali

    Per l’unificazione delle lotte e l'organizzazione unitaria della
    classe lavoratrice



    16/02/2014

    Centro di iniziativa comunista internazionalista
    Comitato permanente contro le guerre e il razzismo

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