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(15 Aprile 2014)
Tra le nomine effettuate oggi dal governo Renzi per designare i vertici delle grandi aziende pubbliche spiccano molte novità come quella di Emma Marcegaglia, ex presidente di Confindustria che passa – appunto – il settore pubblico e quella del superpagato ex-manager delle inefficientissime ferrovie alla Finmeccanica, ma spicca soprattutto una conferma: quella di Gianni Di Gennaro alla presidenza della stessa Finmeccanica.
Vale la pena di ricordare che, fra i tanti incarichi ricoperti, Gianni Di Gennaro era il capo della Polizia nei giorni del G8 del 2001, quelli della “macelleria messicana” della Scuola Diaz: per Di Gennaro segui una tormentata vicenda processuale con l’accusa di istigazione alla falsa testimonianza (vicenda delle bottiglie molotov introdotte furtivamente dalla polizia nei locali della scuola Diaz, per accusare i giovani lì ospitati nei giorni del G8) dalla quale dopo assoluzione in primo grado, condanna in secondo e assoluzione in Cassazione è uscito in maniera contraddittoria in quanto, alla fine, con la stessa accusa è stato condannato il suo dipendente l’ex-questore di Genova, Colucci (difficile credere che Colucci non fosse coperto dall’altro).
Tanto per non dimenticare erano anche i giorni, oltre che dall’uccisione di Carlo Giuliani, anche dell’altra “macelleria” perpetrata dai poliziotti nelle caserme di Borgo, a Bolzaneto.
Tralasciamo la storia degli altri incarichi ricoperti da Gianni Di Gennaro per sottolineare soltanto l’inquietudine che suscita questa conferma: nel “nuovismo” sfrenato di Renzi un inquietante segnale di continuità con la linea dei peggiori misteri d’Italia.
14 aprile 2014
Redazione Perchè La Sinistra
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