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(16 Aprile 2014)
Roma, 16 aprile 2014: Le soluzioni targate prima centrodestra, poi governo cosiddetto tecnico o di larghe intese, sino alle ultime a guida centrosinistra, sul tema dell’emergenza abitativa a Roma, così come nel resto del paese, sono praticamente le stesse: cariche delle forze dell’ordine, sgomberi per gli occupanti e, soprattutto, una buona dose di manganellate e lacrimogeni per chi tenta di non farsi schiacciare o pestare di botte. Già sabato scorso a Roma si era visto come il Governo Renzi intendeva affrontare e risolvere la mobilitazione contro l’austerity e per il diritto all’abitare. Ma non contenti delle bastonate elargite a piene mani tra via Veneto, piazza Barberini e via del Tritone, si è pensato bene di fare un’appendice finale, con l’intervento di oggi per sgomberare brutalmente le famiglie in emergenza abitativa che da tempo occupavano una palazzina nella zona della Montagnola. Se questo è il modo migliore di affrontare e risolvere la drammatica situazione che vivono decine di migliaia di famiglie sfrattate o senza tetto a Roma e nel resto del paese, di certo non possiamo stare da questa parte della barricata, ma sostenere le ragioni che muovono sempre più cittadini italiani e stranieri a dover mettersi in gioco e, quindi, a rischio per poter avere un tetto sopra la propria testa anche occupando patrimoni immobiliari sfitti da tempo o prossimi ad andare in pasto all’ennesima speculazione finanziaria. Vogliamo esprimere la nostra solidarietà a tutte le famiglie occupanti, ai compagni del Che Guevara del VII Municipio e inviare un fortissimo abbraccio a Paolo, Cristiano ed a tutti gli altri che hanno difeso con i propri corpi l’occupazione. La Storia non si ferma a manganellate e la lotta per il diritto alla casa continua.
Claudio Ortale, membro del CPN di Rifondazione Comunista
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