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Tornate nelle fogne!

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(25 Aprile 2011) Enzo Apicella

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25 APRILE ...ORA E SEMPRE RESISTENZA, RESOCONTO DELL'INIZIATIVA SVOLTA AL QUARTICCIOLO - ROMA,
PRESSO IL LABORATORIO SOCIALE QUARTICCIOLO.

(27 Aprile 2014)

Si è svolta tra le tante iniziative a Roma, quella autorganizzata, autogestita e autofinanziata, promossa dal Laboratorio Sociale Quarticciolo, dall’Associazione GSS e dall'Unione Sindacale Italiana, il 25 aprile 2014.
Buona riuscita del pranzo popolare, "ottimo e abbondante" come è nella tradizione pluriennale delle compagne e dei compagni che animano questo tipo di iniziative, solo in parte funestata dalle notizie giunte dal corteo per il 25 aprile della mattina a Roma, che richiederanno una maggiore e più attenta riflessione collettiva su come si fanno le manifestazioni e come ci si comporta, per non mettere sempre a repentaglio le persone che vi partecipano e per non alimentare, in una fase di crisi permanente a tutti i livelli, ulteriori restrizioni delle libertà di manifestare e di pensiero, contrario allo sfruttamento e al dominio.
Nel pomeriggio, è stata poi messa una corona di alloro e fatto un breve ricordo, alla targa messa sul lato di via Ostuni, in memoria dei partigiani del Quarticciolo, con la presenza (già dalla mattina e al pranzo) del compagno partigiano Omero Angeli.
E' stato uno dei tanti momenti di intervento delle situazioni che dal 2002 promuovono attività, iniziative di vario genere al Quarticciolo, negli spazi del laboratorio sociale, con la costruzione di un centro documentazione per la memoria storica dei movimenti antagonisti e che dal 2003 vedono l'intervento autorganizzato (a partire da un attivo punto info lavoro e diritti sul territorio, con informazioni, consulenze e interventi rigorosamente gratuito autogestito da lavoratori e lavoratrici dell'USI) di situazioni di lavoratori e lavoratrici, che dai posti di lavoro e con un intervento continuo svolgono attività in un quartiere popolare e in un territorio del Municipio, con tante contraddizioni e disagi.
In questi anni il laboratorio sociale ha promosso innumerevoli iniziative di carattere sociale, culturale, sindacale e politico nel territorio e nella città.
L'iniziativa del 25 aprile è stata di fatto, senza particolari celebrazioni e formalismi, un ulteriore sviluppo del progetto nato al Quarticciolo 12 anni fa e che riprende, una pratica antica, quella delle camere del lavoro degli inizi del secolo scorso, dalle quali nacque nel 1912 l'Unione Sindacale Italiana; rivendicando la correttezza e la coerenza dell'uso pubblico degli spazi, per di più in una situazione dove dal 1998 (il 12 dicembre, non a caso per chi ha memoria storica) vi è una occupazione a fini abitativi e dal 12 ottobre 2002, l'inizio del percorso del laboratorio sociale Quarticciolo e del centro documentazione antagonista "la Talpa".
Ci sono voluti diversi anni e molta fatica, in considerazione del fatto oggettivo che lavoratori e lavoratrici, delegati-e sindacali e attivisti, per riadattare gli spazi fisici e renderli accoglienti e dignitosi, che hanno richiesto tempo, fatica e soldi e vanno in sintonia con quanto si sta facendo da altre parti anche con scelte nazionali dell'USI, come avviene per noi a Udine, Milano, Genova, in Toscana come in Emilia..
Un intervento questo del Quarticciolo, dove alla fase di informazione e di memoria storica, con convegni, presentazioni di libri e riviste, cineforum, collegati a momenti di convivialità a tavola, si sono intrecciate le attività di collegamento delle lotte e della promozione di attività di sostegno a lavoratori e lavoratrici, singoli o in gruppo, pubblici e privati, per renderli meno isolati e ricattabili dai continui attacchi e peggioramenti delle condizioni materiali di lavoro e di vita.
In tutti questi anni, hanno trovato accoglienza al Quarticciolo anche percorsi che hanno trovato lì la loro sede di riferimento, vedi chi lavora nelle cooperative sociali e del terzo settore, o hanno avuto ascolto come la scuola e il teatro pubblico partecipato.
Uno degli strumenti, non l'unico ovviamente, è stato quello del punto infolavoro e diritti, lo "sportello" come è comunemente chiamato, che da sempre come è nella tradizione del sindacalismo autorganizzato, non è delegato ad avvocati o tecnici, ma svolto da lavoratori e lavoratrici che hanno esperienza pratica sul campo e un livello di conoscenze tecnico giuridiche collegate alla pratica lavorativa.
La fase di sviluppo del progetto di 11- 12 anni fa, prevede ora anche in quello spazio, come già in altri a Roma, la "camera del lavoro autorganizzata" e l'uso pubblico degli spazi sociali della TALPA non in funzione conservativa ma come risposta collettiva e autorganizzata alle mutate esigenze di intervento a tutto campo che vanno oltre la semplice questione lavoro, ma interverranno anche su altri aspetti sociali (i diritti e le condizioni delle donne…con l’apertura di uno sportello “donna”), nel campo dell'attività teatrale con lo sviluppo di progetti di laboratori, con il potenziamento delle iniziative culturali e sociali già messe in campo in tutti questi anni dalla TALPA.
Questo è un progetto di lungo respiro, che ha radici antiche e che va sviluppato nelle corrette modalità e pratiche. Contrasteremo con la nostra azione e intervento, come già fatto in altri quartieri, tutti coloro che intendono fare un utilizzo non collettivo ma di sommatoria di interessi personali e commerciali degli spazi sociali, con una logica da "piccoli bottegai mancati", immaginando e "spacciando" per uso "sociale", una gestione troppo interessata e speculare alla logica di mercato, anche alternativo, che rischia di mettere a repentaglio le agibilità e la libertà conquistata di poter dare strumenti e sviluppi a progetti reali di autorganizzazione, autofinanziamento e autogestione in quartieri popolari, soggetti a forti pressioni speculative, a ulteriori giri di vite repressivi e alla criminalizzazione di chi fa lotte sul lavoro, sociali o ambientali, trasformando il tutto in un problema di ordine pubblico e di costante controllo sociale.
Un modo efficace e utile per contrastare queste tendenze (non l'unico, ma è quello da noi individuato), è il percorso collettivo individuato anche nel progetto della camera del lavoro autorganizzata e dalle attività sociali e culturali che ne fanno parte integrante, che è quello che svilupperemo malgrado le resistenze "interessate" di chi antepone i propri settarismi, infarciti da bugie e mezze verità, per sue finalità non certo sociali e collettive, ma molto "interessate" e personalistiche.

COSTRUIAMO LA CAMERA DEL LAVORO AUTORGANIZZATA NEL V MUNICIPIO

Roma, 26 Aprile 2014

Unione Sindacale Italiana

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