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    UN PRIMO SOMMARIO COMMENTO SUI RISULTATI DELLE ELEZIONI EUROPEE: RAFFORZARE SUBITO L'OPPOSIZIONE ANTICAPITALISTA

    (26 Maggio 2014)

    Il risultato che si profila alle elezioni europee per quel che riguarda l'Italia, e in controtendenza al quadro europeo, registra per la prima volta dagli anni'50 un partito che potrebbe superare la soglia del 40% . Un esito che dimostra, per prima cosa, come un paese sfibrato abbia tentato nuovamente di affidarsi ad una sorta di "Lord Protettore", a "un uomo solo al comando" e alle sue promesse. Si rafforzano così fenomeni che possiamo ben giudicare come di vera e propria regressione democratica come quello della personalizzazione esasperata e di istanze di tipo ultra maggioritario che possono essere considerati frutto di un intreccio tra disperazione e acquisizione compiuta di un certo tipo di concetto di post-democrazia. Pare proprio, infatti, aprirsi una fase di post democrazia con il superamento degli schemi, sia quello bipolare classico centrodestra versus centrosinistra, sia quello tripolare su cui pareva essersi assestato il sistema politico italiano. Il confronto vecchio/nuovo che pare emergere appare inoltre contenere inquietanti elementi di disprezzo e di insofferenza per la democrazia rappresentativa, cui si accompagna una sorta di esaltazione di mito giovanilistico arditesco il cui combinato disposto non può che inquietare.

    Il dato generale ci dimostra, però, una spaccatura a metà dell'elettorato italiano: la partecipazione al voto (pur ricordando che si è votato in una sola giornata) ha portato alle urne circa 28 milioni di elettrici e di elettori: considerata una quota di schede bianche e nulle smile a quella del 2013 i voti validi dovrebbe assommare a meno di 27 milioni (26.800.000) e il "non voto" oltre i 22 milioni.

    Ne consegue la valutazione di una forte instabilità sociale, considerata anche la vera e propria sofferenza che stanno vivendo sul piano economico interi settori della società italiana.Nel momento in cui questo commento è stato elaborato lo spoglio delle schede aveva già oltrepassato un terzo del totale. Eseguendo, a questo punto, una proiezione sui dati reali si può dedurre che il PD dovrebbe attestarsi poco al di sotto dei 10 milioni di voti con un guadagno assoluto di oltre 1.500.000 suffragi rispetto al 2013. Il Movimento 5 Stelle ipotizzabile attorno ai 4.600.000 voti ne perderebbe circa 4.000.000. Forza Italia a 3.600.000 cederebbe oltre 4.000.000 di voti rispetto al PDL 2013 mentre l’NCD ne recupererebbe meno di 1.000.000. In crescita (ma con forti difficoltà per il quorum9 Fratelli d’Italia con 120.000 voti in più, mentre la Lista Tspiras (che in questo momento appare un filo sopra il 4%) cede, rispetto al totale tra SeL e Rivoluzione Civile circa 700.000 voti. I”centristi” franerebbero cedendo quasi completamente i 3.500.000 voti che, tra UDC, Lista Monti e Futuro e Libertà avevano raccolto nel 2013.

    Si tratta di dati ancora suscettibili di variazioni importanti ma che si ritiene di dover sottopporre comunque all’attenzione per segnalare, prima di tutto, il successo in valori assoluti del PD e, in secondo luogo, il peso dell’astensione sui voti effettivamente attribuiti al di là dell’eventuale mascheramento delle percentuali.

    Tornando al piano più propriamente riferito alla prospettiva politica si può confermare come si apra per intero il discorso dell'opposizione fondata sulle grandi contraddizioni sociali, prima fra tutte quella tra capitale e lavoro da accompagnarsi con quella democratica e con quella derivante dalla devastazione del territorio e con l’evidente dilagare della “questione morale”. Una opposizione da portare avanti sulla base di una precisa identità anticapitalista. Una opposizione da condursi senza sconti favorendo l'apertura di un ciclo di lotte, muovendoci in perfetta controtendenza rispetto al tipo di "agire politico" dominante, organizzando una adeguata soggettività politica provvista di una propria identità. Questo risultato elettorale, per il valore che può avere sul piano sistemico e della fase ci indica questo orizzonte da perseguire con immediatezza e tenacia.

    Franco Astengo

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