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Teramo: un Movimento o semplicemente un Momento 5 Stelle?

Tutto da copione: è la politica, baby!

(31 Maggio 2014)

Arriva il ballottaggio e di colpo è tutto un fiorire di ammiccamenti, occhiolini, proposte, offerte, offri cinque e prendi duemila!

Proprio in queste ore, il M5S ha ribadito che non si alleerà con nessuno (http://www.teramo5stelle.com/2014/05/30/ci-vediamo-in-consiglio-comunale/). E, comunque, secondo quanto riportato da un sito d'informazione locale, la candidata del PD, Manola Di Pasquale, che sfiderà al ballottaggio il sindaco uscente di Teramo, Maurizio Brucchi, non rinuncia a lanciare un ultimo appello ai 5 Stelle:

"Invito gli elettori del Movimento 5 Stelle Teramo a votare per me contro Brucchi, perché mi farò garante dell'attuazione di queste comuni linee e per dare a Teramo un nuovo volto e una nuova amministrazione che sia trasparente, efficiente e aperta verso tutti i suoi cittadini" (http://www.cityrumors.it/teramo/politica/77994-elezioni-teramo-2014-manola-di-pasquale-chiama-i-5-stelle.html).

In una nota del 30 maggio 2014, apparsa sul sito ufficiale del Movimento, viene evidenziata la solita procedura di avvicinamento a cui sono avvezzi i notabili cacciatori di voto in ossequio a tutte quelle manovre di partito, caratteristica inconfondibile di ordini prestabiliti dalla vecchia classe politico dirigenziale.

Si legge nel comunicato stampa:

"Arriva il ballottaggio e di colpo è tutto un fiorire di ammiccamenti, occhiolini, proposte, offerte, offri cinque e prendi duemila! Tutto da copione: è la politica, baby! Anzi, è la vecchia politica di sempre. Per chi non lo ha ancora capito, per chi si ostina a non capirlo, il Movimento è altro da questo".

Inoltre, nella nota rilasciata si ricorda che già in passato, e proprio in campagna elettorale, il Movimento ha avuto modo di chiarire in maniera inequivocabile che non avrebbe fatto apparentamenti né sostenuto altri candidati in caso di ballottaggio.

Come sempre, non si può addebitare al MoVimento 5 Stelle la mancanza di coerenza nelle proprie azioni politiche. Il garante della concordanza, Beppe Grillo, ha molte volte posto l'accento sugli agguati a cui le parole spese male qualche volta possono prestarsi. Le insidie della semantica. E, purtroppo, l'ammonimento non è stato colto, in questa eterna città addormentata di provincia, resistente a ogni cambiamento.

Seppure confusi, bisognerebbe pur sempre prendere atto che anche gli attivisti del m5s di Teramo sono stati vittima di quel complesso delle teorie del significato.

"Come a suo tempo stabilito, verrà lasciata agli attivisti e ai simpatizzanti la libertà di valutare e di decidere: anche loro hanno gli anticorpi rispetto al virus del “chi offre di più” che già si sta propagando", si specifica malaccortamente nella dichiarazione resa.

Chi mai potrebbe arrogarsi il diritto di sancire o meno l'esercizio del libero arbitrio, la libertà di valutazione, di decisione, per nome e per conto di un'altra persona, se non un politicante non ancora immune alle vecchie logiche di partito, di potere, di spartizione delle poltrone?

L'avere stabilito di lasciare la libertà di valutazione piuttosto che di decisione - e se anche fosse stata inconsapevolmente indotta da abitudini linguistiche popolari - è, e resta, comunque, un'azione impropria, che va a inficiare ciò che è un diritto inalienabile, in una democrazia, oltre a destare un inesprimibile sconforto in chi si percepisce, o purtroppo si illude, di essere una persona libera.

Allora, sarà un Movimento oppure, più semplicemente, un Momento 5 Stelle?

Domenico Attanasii