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NASCE LA SEZIONE DI TARANTO DEL PCL

TRA I FUMI DELL'ILVA L'APPELLO DI UN OPERAIO ILVA PER L'ADESIONE AL NOSTRO PARTITO

(29 Giugno 2014)

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Sviluppi del PCL in Puglia.

Due settimane fa un gruppo di compagni del PRC di Taranto, del quartiere Tamburi, ha dichiarato le proprie dimissioni dal partito, contestando la sua linea nazionale e locale. Tra questi anche compagni del Comitato federale del PRC.

Successivamente questi compagni manifestavano la volontà di aderire al Partito Comunista dei Lavoratori. Venerdì 26 Giugno, nel quartiere Tamburi, si è tenuta un'assemblea dibattito promossa dai compagni usciti dal PRC ( e da alcuni in procinto di farlo), con la presenza Marco Ferrando e di una delegazione del PCL pugliese. L'assemblea è stata introdotta da un compagno operaio dell' Ilva, iscritto al sindacato USB, che ha motivato la propria adesione al PCL e ha fatto appello ad altri compagni e lavoratori dell'ILVA a fare altrettanto. (Riportiamo il testo dell'intervento al termine di questa nota).

L'assemblea ha dunque avviato la costituzione della sezione tarantina del PCL, col relativo ingresso del nostro partito fra i lavoratori dell'ILVA. All'assemblea ha anche partecipato un delegato operaio dell' USB della fabbrica tarantina ( l'Usb ha 700 iscritti in fabbrica, secondo sindacato in azienda). L'assemblea ha inoltre discusso l'importanza dell'intervento comunista sulla situazione drammatica del quartiere Tamburi e della crisi tarantina, connettendo il tema della salute e del lavoro alla necessità di una soluzione anticapitalistica.

La nascita della sezione tarantina, che unifica i compagni di Taranto con il nucleo del PCL già presente in provincia ( a Manduria), si accompagna all'ingresso nel partito di nuovi compagni in altre provincie pugliesi. Con la formazione in particolare di un nucleo militante del PCL a Bari, e con nuove adesioni a Lecce.

A tutti i nuovi compagni va l'abbraccio e il sostegno dell'intero PCL


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Care compagne cari compagni
Scusate l’emozione ma era da tempo che non usavo questa parola in un assemblea politica come questa ma solo oggi ne do il giusto profondo significato e valore a differenza di quanto in questi anni dalla caduta del PCI a oggi è stata usata e abusata da tanti partiti nati su quelle rovine ma che col tempo si sono rilevati poltronisti e disfattisti di quella politica di lotta :
• al capitalismo
• al neo liberismo
• alla lotta di classe
• e al precariato

quelle lotte e quelle idee comuniste basate su una rivoluzione innanzitutto politica culturale e sociale :
molti politici che un tempo si definivano comunisti e che orgogliosamente si vestivano solo simbolicamente della tessera e della bandiera del pci o del prc hanno forse dimenticato indossando realmente la giacca e la cravatta per stare comodi sulle poltrone dimenticato cosa vuol dire essere comunisti
comunisti significherebbe
cosa comune, pubblico, che appartiene a tutti,
realizzabile grazie ad un insieme di idee economiche, sociali e politiche,
messe insieme grazie alla prospettiva di una stratificazione sociale paritaria ancor oggi assente ,ma necessaria e realizzabile .
grazie a quelle idee e lotte che in altre nazioni sono state fondamentali quali il
Marxismo rivoluzionario,
Trotskismo,
Socialismo rivoluzionario
Capaci di creare e realizzare una rivoluzione che instauri una dittatura proletaria.
Li dove il pci non è riuscito
Li dove molti partiti post-pci non hanno mai voluto intraprendere una nuova rivoluzione .
Anzi definendo utopici quei compagni che non hanno mai smesso di dosso la bandiera rossa .
A distanza di tanti anni dalla nascita del pci il 21 gennaio 1921 alla sua fine nel 1991 il comunismo in Italia oggi sarà pur utopia per molti benpensanti , vecchi e nuovi borghesi travestiti da fascisti in doppio petto,
ma oggi ancora ascoltiamo increduli e un po’ utopici
che ieri era tangentopoli e oggi expo
ieri si chiamava lotta di classe oggi precariato
ieri era finanziamento pubblico ai partiti oggi piscine e statue d’oro in soggiorno
ieri era stato sociale oggi povertà assoluta di chi nelle fabbriche se non ci è morto allora muore oggi con l’inps mentre i dirigenti pubblici si lamentano di irrisolti e mai realizzati tagli agli stipendi o alle pensioni d’oro.
Sarà si utopia quella dei comunisti ma se la realtà di oggi e la stessa di ieri allora si sono utopico ,
ma sono un utopico comunista (inkkazzato!!!!).

oggi qui a Taranto si cerca di dare una svolta politica in una realtà industriali quali:
eni,cementir,ilva.
Ilva:
la quale ieri era italsider –gruppo iri-poi ilva il risultato negli anni non è cambiato se non in negativo perché se prima si moriva utopicamente oggi si muore e basta .
negli anni con padron riva si è assistiti ad un incremento dei fatturati ma non a gli stipendi ,
ad un incremento della produzione e qui di contro si è verificato un incremento ma quello delle morti per patologie tumorali e leucemie.
Ad un incremento di fondi europei per la tutela e la sicurezza dei dipendenti ma al tempo stesso un aumento di morti bianche.
Il tutto avvallato e coperto da un sistema di politici funzionari pubblici e sindacati che oggi dentro e fuori la fabbrica hanno anche il buon gusto di criticare l’attuale situazione e l’operato dei vari sub commissari criticabile si ma non da chi ha creato tutto ciò
L’ilva può riprendersi solo attraverso la NAZIONALIZZAZIONE realizzabile da un vero progetto politico e non a suon di decreti salva ilva o salva riva ma impegnando risorse economiche reali per risarcire una città di quello che i riva hanno finito di fare ma che i governi in passato hanno iniziato
Rivendichiamo investimenti sul nostro territorio come quello sul
• Porto: di taranto potrebbe a mio avviso portare uno sviluppo economico e posti di lavoro sui trasporti mercantili metterebbero in condizione lo scalo jonico di rafforzare quelle funzioni nel mediterraneo che fin ora non e stata mai realizzata ho in minima parte come per esempio diga foranea, dragaggio dei fondali ,nuove panchine porterebbero taranto a farla diventare una città portuali piu importanti del sud che fin ora non e mai stata.

• Turismo: sulla nostra litoranea jonica dove da sempre ha le sue bellezze partendo da taranto fino ad arrivare nel salento a lecce una litoranea da molto tempo abbandonata ma con dei giusti investimenti porterebbe turismo e occupazione. questi devono essere progetti concreti da cui dobbiamo lavorare per eliminare quelle idee che fin ora hanno catalogato taranto come una città esclusivamente industriale ma quando invece in realtà taranto e nata come una città turistica.


• le proprie ricchezze : La nostra citta e sempre stata caratterizzata come una citta di maggior produttrice di ostriche e di cozze.l’attività dei miticoltori e stata una delle maggiori ricchezze del territorio anche e soprattutto in allevamento di cozze tarantine,e pure abbiamo subito un duro colpo da parte dell’industrie avvelenando e distruggendo tutto .

• sanità: ancora oggi a taranto abbiamo il problema sanità non ci sono strutture adeguate e tecnologicamente avanzate costringendo la gente ai viaggi della speranza.
Non occorre creare un nuovo ospedale per far comodo a politici chiesa e faccendieri occorre solamente riorganizzare le attuali strutture in senso tecnico infermieristico strumentale e soprattutto (oggi igienico ………… ) valorizzando le nostre risorse umane mediante una vera sana e corretta politica del malato istituendo innanzitutto il registro dei tumori e il riconoscimento del rischio sanitario


• l’università: taranto ha da sempre sofferto questo problema non avendo mai creato un vero e proprio polo universitario ma dovendo appoggiarsi a bari o costringendo i nostri giovani a spostarsi fuori in altre regioni creando non pochi disaggi economici nelle proprie famiglie il tutto avvallato da una politica dell’istruzione a livello nazionale che si è preoccupata principalmente delle scuole private a scapito di quelle pubbliche.

per tutto questo per iniziare una rivoluzione io mi rivolgo a tutti voi e hai compagni come me fuori usciti da rifondazione vi invito di aderire al pcl per aprire una stagione di lotta su tutti i fronti. grazie!!!

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

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