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(13 Settembre 2010) Enzo Apicella
La scuola dopo la controriforma Gelmini

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(La controriforma dell'istruzione pubblica)

DIFENDIAMO LA SCUOLA PUBBLICA DALLE POLITICHE LIBERISTE DELL'UNIONE EUROPEA!

No alla controriforma della scuola pubblica Renzi-Reggi-Giannini!

(11 Luglio 2014)

I precari della scuola di Modena respingono la controriforma della scuola pubblica di Renzi-Reggi-Giannini, che prevede un aumento dell'orario di lavoro degli insegnanti, a scapito di decine di migliaia di precari che si troveranno senza lavoro.

Le condizioni dei precari della scuola, soprattutto dopo il taglio di 8 miliardi di finanziamenti alla scuola da parte della Gelmini, sono drammaticamente peggiorate in questi anni: ritardi (fino a 5 mesi) nel pagamento degli stipendi, scippo della monetizzazione delle ferie (con una perdita in busta paga pari a circa 1000 euro all'anno), mancata retribuzione dei giorni festivi (con necessità di un monitoraggio costante da parte delle organizzazioni sindacali conflittuali). Tutto questo è associato a un peggioramento generale delle condizioni di lavoro di tutto il personale scolastico e a uno scadimento della qualità dell'istruzione pubblica: classi pollaio con 30-35 alunni, edifici fatiscenti, taglio delle ore di laboratorio, aumento del carico di lavoro per il personale ata, dislocazione del lavoro su più scuole, ecc. Ad essere danneggiati non sono solo gli insegnanti, ma anche e soprattutto gli studenti e le famiglie.
Ora, il governo, dopo che Renzi in campagna elettorale si è riempito la bocca di belle parole a difesa degli insegnanti e delle scuola, annuncia una controriforma della scuola che prevede nuovi tagli miliardari, con l'aumento dell'orario degli insegnanti di ruolo: ciò significherebbe un ulteriore scadimento della qualità dell'istruzione pubblica e, contemporaneamente, il licenziamento di decine di migliaia di precari, sul cui lavoro si regge gran parte dell'attività didattica. Contemporaneamente, si confermano e aumentano i finanziamenti alle scuole private!

Facciamo appello alla mobilitazione immediata di tutto il personale docente e non docente, degli studenti, ma non solo: la difesa della scuola pubblica è una questione che riguarda tutti, a partire dalle famiglie che non possono permettersi i prezzi esorbitanti delle scuole private!
In questi giorni sono decine le iniziative di lotta contro il progetto di Renzi-Reggi-Giannini: manifestazioni e assemblee si sono svolte in molte città (da Roma a Milano, da Cosenza a Napoli). Il 15 luglio il mondo della scuola farà sentire la sua voce a Montecitorio, con un sit in di protesta in occasione della presentazione del progetto di nuovi tagli all'istruzione pubblica. Contemporaneamente ci saranno presidi a Milano e a Torino. Aderiamo alla proposta di promuovere mozioni contro la "riforma" in tutti i collegi docenti di inizio settembre, al fine di costruire una giornata di sciopero il primo giorno di scuola.

NOI PORTEREMO LA PROTESTA DEI PRECARI E DEI LAVORATORI DELLA SCUOLA A FIRENZE IL 14 LUGLIO, QUANDO SI RIUNIRANNO I MINISTRI DI VARI PAESI PER UN VERTICE EUROPEO. LA DISTRUZIONE DELLA SCUOLA PUBBLICA CHE SUBIAMO IN ITALIA E' IL RISULTATO DELL'APPLICAZIONE DELLE POLITICHE DI PRIVATIZZAZIONE E AZIENDALIZZAZIONE DELL'UNIONE EUROPEA.

Per una scuola pubblica di qualità! No alla privatizzazione e all'aziendalizzazione dell'istruzione!

No all'aumento dell'orario di lavoro degli insegnanti, a nessuna condizione!

Diminuzione del numero di alunni per classe: basta con le classi pollaio!

Assunzione per tutto il personale precario! No alla guerra tra poveri, tra personale di ruolo e precari!

Recuperare subito risorse per la scuola pubblica azzerando i finanziamenti pubblici alle scuole private, alle banche, alle aziende private.

Precari scuola Modena
Cub Modena

Fonte

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