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Obama o Romney?

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(6 Settembre 2012) Enzo Apicella

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(Il nuovo ordine mondiale è guerra)

ISRAELE, UCRAINA: LA SITUAZIONE INTERNAZIONALE PRECIPITA NEL SILENZIO ASSORDANTE DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI

(18 Luglio 2014)

Gli avvenimenti delle ultime ore, in Ucraina e nella Palestina, portano il segno del precipitare della situazione internazionale verso pericolosissime derive di guerra, anche al di fuori dai recenti regionali.
Mentre Israele viene lasciata tranquillamente operare per il massacro del popolo palestinese in una condizione di vero e proprio annientamento che ormai dura da anni, in Ucraina l'episodio contestato dell'abbattimento di un aereo di linea della Malesia ha portato all'orlo di un conflitto globale: le cronache raccontano di una tesissima telefonata tra Obama e Putin con toni da far ricordare l'ormai antica guerra fredda, nella fase del confronto diretto tra le due superpotenze: confronto diretto che oggi va riproponedosi nel ritardo complessivo di analisi delle altre nazioni e delle stesse organizzazioni itnernazionali.
Non abbiamo mai avuto grande fiducia nelle organizzazioni internazionali ma oggi più che mai se ne dimostra l'assoluta impotenza e incapacità ne prendere un minimo di posizione rispetto a questo drammatico stato di cose: nelle agenzie diffuse in queste ore non è nemmeno apparsa la classica notizia "riunione d'urgenza del Consiglio di Sicurezza".
Qualche buontempone attribuisce alla mancata nomina di Federica Mogherini a Lady PESC l'assoluto silenzio da parte dell'Unione Europea (si è detto in un TG: all'Europa manca il comandante sulla tolda della nave: pensate un pò...): in realtà l'Unione Europea che continua ad agire in condizioni di minorità democratica, non appare assolutamente in grado in questa fase di distrarsi da una forzata "solidarietà atlantica" e da una posizione di acquiescenza verso il terrorismo israeliano.
In una situazione così cristallizzata crescono dunque i pericoli di guerra, locale e globale e la parola d'ordine di un movimento per la pace sorge quasi naturale, ma appare molto difficile da realizzare con le diverse sinistre politiche impegnate nelle loro logiche di scambio, a tutti i livelli, nazionali e sovranazionali, incapaci di presentare , sui diversi scacchieri e nell'insieme, una proposta provvista di una qualche validità sia pure meramente mediatoria.
Sembra proprio che la guerra abbia campo libero: non basta però esorcizzarla a parole, servirebbero iniziativa politica e lotta di massa, ma che appaiono proprio di là da venire...

17/07/2014

Redazione di Perchè la Sinistra

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