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ALLE FORZE DEL CONTROSEMESTRE EUROPEO: UN FRONTE POPOLARE IN ITALIA PER L'OPPOSIZIONE AL REGIME

(30 Luglio 2014)

La gravità della situazione internazionale e interna appare così evidente da consentirci di risparmiare lunghe analisi.
Proviamo soltanto a riassumere molto schematicamente riprendendo quanto già elaborato in questi giorni: la situazione italiana è caratterizzata dall’impoverimento generale, dalla disoccupazione, dalla precarietà, dal disfacimento dello stato sociale, dallo spreco della finanza pubblica, dalla corruzione in un Paese dove intere zone geografiche e parti dell'economia sono in mano al malaffare, delle spartizioni, dal soggiacere ai diktat europei, dall'essenza di ruolo e di tensione anche morale rispetto ai grandi conflitti che agitano il mondo, dall'indifferenza verso l'emigrazione dei disperati.

In questo quadro drammatico il PD cerca di costruire un potere (oligarchico? personale?) fine a se stesso, che ha come confine il potere stesso con il compito di insabbiare la domanda sociale ed eluderla nel mare della piaggeria dei mezzi di comunicazione di massa.

Questa è la situazione italiana, nel quadro europeo e nella realtà della quotidianità vissuta.
Una realtà italiana di cui il PD è l’architrave nella costruzione di un vero e proprio regime all’interno del quale gli altri attori politici sono comprimari o di risulta, con un sistema di regole elaborate per oltrepassare la Costituzione Repubblicana e funzionare da semplice supporto per la conservazione e la ri-perpetuazione della forma–data del potere.

Sul piano internazionale la situazione può essere invece riassunta in un’antica parola d’ordine: Gaza, Ucraina, Libia rappresentano le tre punte emergenti di un dramma epocale che annulla anche le stesse idee di una globalizzazione “positiva” e riporta in primo piano il tema della pace come obiettivo politico prioritario. Il tema della pace da accompagnare appunto da quella parola d’ordine cui accennavamo: Socialismo o Barbarie!
Così stanno le cose : la massima urgenza diventa quella di costruire e far agire socialmente e politicamente l’opposizione di sistema.
Un’opposizione che risulti idealmente provvista di una propria identità complessiva sul piano delle idealità, della vocazione egemonica, del rapporto diretto tra le lotte di massa e l’iniziativa politica.
Per questo motivo chiediamo alle forze e ai soggetti che stanno dando vita al Controsemestre europeo (le cui prime iniziative, a partire dalla manifestazione nazionale del 28 giugno sono apparse sicuramente promettenti) di riflettere sulla proposta di costituzione di un Fronte Popolare di Opposizione, raccolto attorno ai tre punti della pace, della rottura dell’UE, della democrazia.
Lo spirito di adesione al Fronte Popolare rimane quello dell’adesione al Controsemestre: una vocazione unitaria nel pieno rispetto e valorizzazione delle diverse identità.
La sinistra italiana ha bisogno di un soggetto di questo tipo proprio per poter sviluppare una propria azione coerente tra le diverse forze politiche e di movimento che la compongono.
Si tratta di individuare con chiarezza nel “regime PD” un avversario preciso, con il quale, a livello centrale e locale, non è possibile interloquire: nello stesso tempo chiarendo che non esiste alcuna prospettiva di centrosinistra e rimarcando le caratteristiche peculiari di una sinistra d’alternativa composte prima di tutto dall’internazionalismo e dalla lotta di classe.
La nostra proposta operativa è quella di un’Assemblea Nazionale da organizzarsi in tempi molto rapidi, anche nell’immediato post-periodo feriale.
Un Fronte Popolare delle Opposizioni come risposta al ritorno in grande stile della guerra sullo scenario mondiale, all’impoverimento delle condizioni di vita delle grandi masse popolari, al durissimo attacco alla democrazia.

Franco Astengo

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