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Psicocomunista

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(14 Novembre 2010) Enzo Apicella

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6 SETTEMBRE: UN DIBATTITO IN ROSS@ TRASPARENTE E FUORI DA CARICATURE E MISTIFICAZIONI

(3 Agosto 2014)

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Il prossimo 6 Settembre il coordinamento nazionale di Ross@ sarà chiamato a costruire in termini politici l'assemblea nazionale di ottobre. Dal nostro punto di vista si dovrà delineare la prospettiva di questa esperienza. Inutile nascondere che esistono due diverse impostazioni a questo riguardo. Intendiamo esplicitare il nostro orientamento e chiediamo reciprocità di confronto e massima chiarezza.
Esistono volontà, risorse, capacità di costruzione d’iniziativa politica per ravviare la fase di un “Movimento per Ross@ soggetto politico” (adempiendo a quella indicazione “costituente” contenuta nel dispositivo finale del documento approvato all’unanimità il 29 Giugno e poi accantonato senza spiegazioni nelle conclusioni della riunione successiva il 12 Luglio)?
La nostra risposta è assolutamente affermativa in virtù essenzialmente dall’analisi di fase che stiamo portando avanti. Il quadro internazionale e quello interno, caratterizzato dalla trasformazione della nostra democrazia in un vero e proprio Regime autoritario, reclamano la presenza di un’opposizione sistemica, presente a livello politico e sociale, che parta da un proprio adeguato “corpus” programmatico all’interno del quale si declinino le nozioni fondamentali d’internazionalismo, lotta di classe, affermazione di una “piena” democrazia. L’opposizione “sistematica” rappresenta il punto di riferimento teorico-politico che fa di Ross@ un soggetto del tutto originale e autonomo all’interno del quadro politico italiano.
Perchè del tutto originale e autonomo?
Perchè la realtà di quella che fu l’antica sinistra “radicale” o “Arcobaleno” rappresenta elementi di vera e propria drammaticità: sia sul piano dell'autonomia d'analisi e proposta che nella carenza assoluta di riferimento al riguardo delle insorgenze sociali presenti nel Paese, estremizzate da una situazione d’impoverimento generale, di disoccupazione, di subalternità del quadro parlamentare ai dettami della Troika europea, dalla distruzione del welfare state.
Non ha senso attardarci nel cercare in questi soggetti residui e fallimentari gli elementi utili per una politica di alleanze di antico e ormai superato stampo, tanto più che comunque si collocano come satelliti del regime imperniato sul PD.
Il nostro messaggio va lanciato molto più avanti: nel profondo delle lotte sociali e delle sedi di riflessione politica più avanzata. Più presto daremo corpo a questa assoluta necessità storica e più presto faremo a produrre quegli elementi di sintesi che servono per far decollare il progetto di una nuova soggettività politica della sinistra d’opposizione per l’alternativa (che abbiamo denominato “Movimento per Ross@ soggetto politico).
Nessun concessione a idee di risulta - e quindi minoritarie – date dalla raccolta delle macerie di soggetti ormai superati. Men che meno risulta credibile un termine come “soggetto politico” da utilizzare strumentalmente per presentare una sorta di un “pensiero magico” per aggregare “oltre” rispolverando quell'idea dell'unità della sinistra tante volte fallita.
Questo è stato ampiamente dimostrato nella fase iniziale di Ross@ dove la possibilità della doppia tessera aveva permesso di raccogliere consensi e adesioni in buona parte rivelatisi fallaci non avendo retto alle prime prove dei fatti (Congresso CGIL, elezioni europee e politiche anti-troika).
Altrettando impossibili sono le ipotesi di ritorno sulla scena di imitazioni del PCI.
Il vero segreto di una prospettiva unitaria della sinistra sta proprio in questo punto: Ross@ assuma anche un ruolo pivotale per la costruzione di un Fronte popolare dell’opposizione.
Per far questo, però, Ross@ ha necessità assoluta di strutturarsi e di proporre un progetto compiuto: non è affrontando lotte settoriali che la capacità complessiva di un progetto politico può svilupparsi positivamente nelle difficoltà dell’oggi sul piano della militanza, della disponibilità all’organizzazione, della quotidianità dell’iniziativa sul luogo di lavoro, nelle scuole, là dove si combatte tutti i giorni la battaglia dell’eguaglianza e della solidarietà.
Non bisogna aver paura delle parole. In particolare di quelle parole che il lessico del pensiero dominante ha volutamente demonizzato: conflitto, classe, partito, internazionalismo, …
Il tema dell’organizzazione politica è sul tappeto, non può più essere nascosto e va affrontato senza avere “paura della politica”.
Sulla forma della soggettività possono essere avanzate molte ipotesi d’innovazione: dal nostro punto di vista, proprio per fronteggiare l’innegabile distacco esistente tra la politica e la gran parte dei soggetti sociali, proponiamo una definizione di struttura politica sul modello della “via consiliare”. Una proposta che vorremmo cominciare, da subito, a discutere con tutti quelli che fanno parte di Ross@ e con i tantissimi che guardano con attenzione all’idea del ritorno nell’arena politica di un soggetto comunista, anticapitalista, d’opposizione per l’alternativa.
Il “Movimento per Ross@ soggetto politico” rappresenterà il terreno di impegno sul quale da subito intendiamo misurarci per costruire collettivamente un percorso che ci porterà alla definizione di una adeguata struttura politica.

Patrizia Turchi e Franco Astengo

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