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ENIgnma Libia

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(22 Febbraio 2011) Enzo Apicella
La rivolta popolare in Libia mette a rischio gli impianti dell'ENI che garantiscono un quarto delle importazioni di greggio in Italia

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    LE CASERME MILITARI SONO UN BENE COMUNE, CHE NON VENGANO GESTITE DAI PRIVATI.

    Chiediamo case popolari non housing sociale

    (10 Agosto 2014)

    casermemilit

    In questi giorni una notizia è circolata sui giornali e i mass media,''le caserme militari a Roma come in altre città del paese, sono state date in gestione ai comuni, affinché vengano utilizzate a fini pubblici.''
    In particolare a Roma l'assessore Caudo, ha presentato un progetto di 'rigenerazione urbana' sulla caserma di via Guido Reni, che prevede l'edificazione del museo della scienza, strutture di edilizia residenziale, commerciali e 'edilizia sociale', tutto gestito dai privati.
    Ci interessa ribadire che per edilizia sociale, non si intende la costruzione di case popolari, bensì di 'housing sociale', e quindi case non pubbliche,costruite e gestite dai privati su terreno pubblico.
    L'assurdo è che i privati gestiscono persino le assegnazioni di questi immobili, che comunque hanno un affitto che supera i 700 euro al mese.
    Un regalo ai costruttori ed ai privati.
    Una grave non risposta del Comune di Roma all'emergenza abitativa, che necessita di case popolari,gestite dall'ATER ad affitti equi e sociali.
    L'assessore Caudo più volte interpellato nel merito non dà risposte e a quanto ci risulta neanche l'Ater di Roma è stato coinvolto in proposte di ''rigenerazione urbana''; questo significa che le caserme e i forti militari, non saranno utilizzati in una progettazione di ERP (edilizia residenziale pubblica).
    Questo per noi è un fatto grave, a cui il comune di Roma, in primis l'assessore Caudo, ma anche l'assessore alla casa Ozzimo e lo stesso vice sindaco Nieri che proviene dai movimenti di lotta per la casa devono dare delle risposte,
    Più in generale riteniamo che deve essere il pubblico che gestisce la progettazione e l'utilizzo dei forti e delle caserme, per farle divenire un bene comune al servizio dei cittadini.
    L'unione Inquilini chiama alla vigilanza e alla proposta e alla protesta,tutte quelle forze sociali e politiche, gli urbanisti e gli ambientalisti, i comitati che fino ad oggi si sono mobilitati per il diritto ad una urbanista democratica; a settembre il confronto sulla gestione delle ex strutture demaniali dovrà dispiegarsi e non rimanere nei cassetti di pochi tecnici.

    LE CASERME SONO UN BENE COMUNE, ANDIAMOLE A GESTIRE.

    per l'Unione Inquilini Renato Rizzo

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