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La peste

La peste

(23 Novembre 2010) Enzo Apicella
“La Peste”. Un libro-inchiesta denuncia le infiltrazioni camorristiche nel ciclo dei rifiuti, le convenienze della politica e gli interessi della massoneria

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    ACCESSO SP256 ALLA DISCARICA DI CELICO: LA PROVINCIA FACCIA RISPETTARE LE SUE PRESCRIZIONI E DIA UN SEGNALE CHIARO.

    (16 Agosto 2014)

    celicoprov

    Il Settore Viabilità della Provincia di Cosenza ha da tempo prescritto l’obbligo di “ENTRATA con provenienza da località Fago del Soldato direzione Spezzano della Sila e USCITA in direzione Spezzano della Sila”.
    Tale prescrizione viene costantemente violata dalle decine di TIR delle varie ditte private e dei numerosi automezzi comunali che giornalmente invadono la corsia opposta in curva per accedere alla discarica, versando percolato lungo la strada a causa delle difficili condizioni di trasporto.
    La Polizia Provinciale – in precedenza solerte nel comminare sanzioni alle auto in sosta dei cittadini che tentavano d’impedire che venisse sversato illegalmente tal quale in discarica – non è mai intervenuta a seguito delle innumerevoli segnalazioni inoltrate dai residenti locali.

    Il Comitato Ambientale Presilano chiede al Presidente delle Provincia, Mario Oliverio, di intervenire energicamente su un problema di sua stretta competenza. E’ giunto il momento delle scelte e delle parole chiare.
    Un ulteriore silenzio sulla discarica di Celico da parte di uno dei candidati alle primarie del centro sinistra per la Regione Calabria sarebbe indice di continuità con l’attuale gestione dei rifiuti, improntata a procurare continue emergenze e ad arricchire i soliti noti.

    La Presila, virtuosa nella gestione dei rifiuti, con percentuali di raccolta differenziata tra le più alte d’Italia, non può diventare la pattumiera della regione. E’ il momento di chiarire se si vogliono difendere le scelte scellerate di settori del PD che negli anni hanno avallato la realizzazione, l’ampliamento e l’esercizio della discarica della MI.GA., oppure se si vuole veramente voltare pagina per restituire al territorio la vocazione turistico-naturalistica che persino l’Unesco gli riconosce.
    I cittadini della Presila attendono un segnale forte di discontinuità.

    16/08/2014

    Comitato Ambientale Presilano

    Fonte

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