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Naji Al-ali

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(23 Luglio 2011) Enzo Apicella

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(Palestina occupata)

NO AL GENOCIDIO A GAZA! NO ALL'APARTHEID IN PALESTINA!

LA COLLABORAZIONE MILITARE ITALIA-ISRAELE DEVE SALTARE! BLOCCHIAMO L'INFAME VENDITA DI AEREI E DI ARMI!!

(25 Agosto 2014)

noalgenocidio

Le trattative sono interrottee e si e ricominciato a morire. Anzi non si è mai smesso. All'orrore non c'è mai fine. Inutile fare il conto dei morti, dei mutilati, dei bambini senza braccia, senza gambe, o senza più nessuno dei due genitori. Oggi siamo a più di 2100 morti, ma non si tiene più il conto , domani saremo a a 2500, domai l'altro chissà.... Una tempesta di fuoco, un uragano di tecnologia distruttiva vomitato su una strisciolina di terra affollata da 1 milione e 880 mila esseri umani, stremati da un lungo embargo, impossibilitati a fuggire. Questo accadeda quasi due mesi la popolazione palestinese di Gaza nell'indifferenza generale e con la complicità attiva di tutti i paesi imperialisti dagli USA all'Italia. Il nostro "giovane" presidente Matteo Renzi è pronto a commuoversi per il terrore della popolazione civile israeliana di Sderot, causato dal barbaro e demenziale lancio di missili da parte di Hamas, ma non spende una parola per i corpi straziati di bambini palestinesi (già ora quasi 500 i piccoli uccisi) dalla macchina bellica dello Stato di Israele. E del resto come potrebbe esser diverso visto che l'Italia dal 2005 ha un trattato di collaborazione militare con lo Stato di Israele (fimato da Berlusconi, ma confermato da Prodi) e visto che la "nostra" Alenia fà affari vendendo aerei da guerra con cui forse si bombarda Gaza.
La politica colonialista dello Stato di Israele si è consolidata attorno a due assi. Da un lato un lento genocidio a tappe nella striscia di Gaza, grazie all’effetto combinato dello strangolamento economico-sanitario e dei bombardamenti ("Piombo Fuso" nel 2008-2009, poi nel 2012 ed oggi "Margine Protettivo"). Dall’altro l’apartheid in Cisgiordania ed in Israele con il Muro della separazione, con l’espropriazione delle terre, il furto d'acqua, l’avanzata degli avamposti coloniali e la discriminazione degli arabo-israeliani. Lo Stato di Israele è una delle massime espressioni della disumanità insita in qualunque Stato. E' Teoctatico, è Militare, è espressione di un Capitalismo altamente concentrato e tecnologizzato. E' uno dei prodotti più sofisticati del sistema imperialistico mondiale. E' lo Stato ad ennesima potenza , mostra quello che qualunque Stato può diventare in determinate situazioni.
Lo scopo del governo Netanyahu non è distruggere Hamas. Il governo di Tell Aviv non potrebbe desiderare un interfaccia migliore che una forza reazionaria, feudaleggiante e anch'essa teocratica come Hamas. Una forza che nel suo statuto si dichiara contraria ai progressi derivati dalla rivoluzione francese del 1789.
Purtroppo le popolazioni palestinesi sono ancora stritolate tra lo Stato di Israele, la resistenza reazionaria di Hamas e l'ANP di Abu Mazen, vero e proprio cagnolino delle potenze imperialiste (USA eEuropa). L'ANP in cambio di finanziamenti è sempre più disponibile a trattative dove non viene concesso nulla. Per fortuna in questo quadro fosco, non si è spenta in Cisgiordania, la stella del Movimento contro il Muro e contro l’apartheid, composto da comitati popolari di villagio palestinesi, da giovani ribelli israeliani (anarchici in prima fila) e da attivisti internazionali. Un movimento popolare indipendente che da più di dieci anni contrasta con l’azione diretta l’avanzata del Muro dell'Apartheid, l’espropriazione delle terre , la distruzione delle case, e tutti gli abusi quotidiani. Questo movimento ha il grande merito di unire, al di là di ogni barriera nazionalistica, i palestinesi e quegli israeliani che avversano l'apartheid ed il genocidio. Questo movimento con tutti i suoi limiti oggettivi, tiene aperta una prospettiva diversa dalla logica del Dominio. Una prospettiva, la nostra che riconosce due popoli, una Terra, ma non vuole nessuno Stato.
Noi però siamo in Italia e dobbiamo fare qualcosa qui da noi, ora e subito. "Il nemico è in casa nostra" si diceva una volta e va detto anche oggi. Come USI Firenze proponiamo a tutti 3 semplci obbiettivi unitari:

1 Cancellazione dei trattati militari tra lo Stato italiano e quello di Israele; 2 Interruzione totale di ogni fornitura militare e sostegno di ogni tipo ai massacratori dei palestinesi; 3 Boicottaggio popolare delle merci israeliane.

UNIONE SINDACALE ITALIANA (USI-AIT), SEZIONE FIRENZE

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