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ITALIAni BRUCIAno

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(21 Agosto 2012) Enzo Apicella

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Divisione Informatica Alitalia:
E’ ora di imporre un cambio di passo nella vertenza di liquidazione del CED

ALTRO CHE SILENZIO ED IMMOBILISMO!

(5 Settembre 2014)

divisioneinformatica

Colaninno-Del Torchio tentano di “riesumare”
un progetto di liquidazione che parte da lontano!


Con la scusa di Etihad i “capitani coraggiosi” riesumano il progetto di smembramento e liquidazione della Divisione Informatica di Alitalia-Cai.

Stavolta però è peggio di sempre perché, non solo si punta alla delocalizzazione delle attività informatiche, ma anche alla separazione dei lavoratori gli uni dagli altri, colpendoli uno-ad-uno ed imponendo sia perdite di diritti, sia tagli di salari che lo scippo del futuro!

Cai non si accontenta di dismettere l’informatica ma, con la “trovata” dei licenziamenti, tenta il “colpaccio” per spaccare in due il Ced, confezionando un progetto di liquidazione da realizzare in 2 tempi, imponendo da subito lavoratore-per-lavoratore uno stravolgimento delle condizioni contrattuali e salariali.

Colaninno-Del Torchio si inventano le procedure di licenziamento, peraltro con modalità tutt’altro che legittime dal punto di vista legale (…non si è mai visto il licenziamento di interi settori con annesso “salvataggio” dei rispettivi responsabili!), per circa 80 lavoratori della cui professionalità tutti sanno che Alitalia non potrà fare a meno neppure per un solo giorno.

Con tale escamotage, in realtà, Cai tenta di confezionare un passaggio a Poste di attività che non avrebbe potuto cedere attraverso una regolare cessione di ramo d’azienda.

Ecco dunque le liste di “proscrizione”: un grimaldello con cui provare ad ammorbidire qualsiasi resistenza e tentare di imporre condizioni di “passaggio” al ribasso per professionisti che già in passato si sono tenacemente opposti a fallimentari progetti di terziarizzazione, peraltro dimostrando che senza il loro contributo e la loro disponibilità non ci sarebbe stata la “pace” nei cieli italiani.

Colaninno-Del Torchio, preparando la “delocalizzazione” delle attività informatiche tentano di cogliere con una fava due piccioni: la liquidazione del Ced e l’investitura “industriale” dell’intervento economico delle Poste nel piano di svendita dell’intera ex-Compagnia di Bandiera (…altro denaro pubblico per finanziare la ristrutturazione di aziende private che licenziano i lavoratori e assicurano profitti agli speculatori di turno!).

Un altro progetto di liquidazione da realizzare sulle spalle dei lavoratori

Con ogni probabilità i progetti di Cai prevedono di “tenere a bagno” i circa 80 lavoratori del Ced fino al momento in cui verrà confezionata la proposta di assunzione in una società più-o-meno controllata dalle Poste (…la razionalizzazione del settore informatico delle Poste è nei piani della privatizzazione dell’azienda pubblica!).

NON VEDO, NON SENTO, NON PARLO!

Paradossale ed inaccettabile il comportamento del Direttore del Ced che, più volte chiamato in causa dai lavoratori dell’informatica, rappresentandosi estraneo e “inconsapevole” del disegno aziendale (…un’altra guardia svizzera!), finge di non sapere cosa si stia preparando per i suoi collaboratori.

La Cub Trasporti ritiene necessario imporre un cambio di passo in tale vertenza che non coinvolge solo una parte del Ced ma che punta alla liquidazione anche dei settori applicativi: c’è chi, palesando la minor appetibilità di alcuni settori del Ced, ha di fatto svelato cosa si prevede per l’informatica nella sua interezza e cosa attende i “fortunati” che, al momento, non sono coinvolti nella procedura di licenziamento collettivo!.


E’ URGENTE E NECESSARIO IMPORRE UN FRONTE UNICO DEI LAVORATORI

Nel silenzio e nell’immobilismo Cai farà scempio (…è abituata a farlo!) dei diritti e dell’occupazione.

Altro che riunioni separate e a porte chiuse con i lavoratori “interessati” dai finti-licenziamenti! L’azienda ha i dovere di convocare urgentemente i lavoratori del Ced e comunicare in forma chiara e trasparente cosa intende predisporre per l’informatica e quale “piattino” sta confezionando per i lavoratori prossimi alla mobilità.

Non è più tempo di giocare a carte coperte: altro che minacce e abusi!

Tutti sanno che senza il contributo delle professionalità esistenti al Ced, l’azienda non potrà realizzare né il progetto di liquidazione dell’informatica, né il passaggio delle attività sotto il controllo delle Poste.

Per i lavoratori non ci sarà scampo alcuno se tale vertenza non si affronterà collettivamente, imponendo trasparenza, uguaglianza di trattamento e tutela del futuro professionale e occupazionale.

La Cub Trasporti si attiverà rilanciando le necessarie iniziative.

Presto convocheremo un’ assemblea ed una riunione per decidere il da farsi.

Non è il momento di dividersi per profilo professionale o per appartenenza sindacale.

E’ certo che non sarà la legge antisciopero ad arrestare l’ingegno e la fantasia dei lavoratori nel difendere il loro futuro e il loro lavoro.

Nel realizzare un disegno pericoloso, l’azienda al Ced sembra palesare pacatezza e disponibilità, pur di arrivare al momento in cui farà scattare la trappola e, brandendo il licenziamento, potrà tentare di imporre condizioni capestro per alcuni, spalancando il baratro della disoccupazione per altri.

INCONTRIAMOCI ED ORGANIZZIAMOCI!

Fiumicino 3 settembre 2014

Cub Trasporti

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