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Indignados

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(18 Agosto 2011) Enzo Apicella
Manifestazione degli Indignados contro la visita del Papa in Spagna

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    Venezia e la vera faccia del governo: Zappalorto

    (15 Settembre 2014)

    L'arroganza e l'assoluto cinismo sociale del commissario Zappalorto non conosce limiti. Egli rappresenta in laguna la vera faccia del governo senza alcun freno populista; deve tagliare e lo deve fare per "il bene della cittadinanza" come egli stesso ha scritto qualche giorno fa. Di fatto, la sua politica da vero e proprio macellaio, letta in controluce, esprime ,nel contempo, la più totale ed evidente bancarotta politica, civile e morale di un ceto politico che ha amministrato Venezia negli ultimi decenni.
    Zappalorto è solamente l'epilogo di un film tristissimo che, in laguna, ha prodotto solo disastri e che, di questi tempi, ha visto nuovamente, gli attori politici di sempre recitare una messinscena a dir poco aberrante. Le stesse forze politiche che da Roma ci inviano il commissario, qui a Venezia si smarcano e già litigano tra di loro su eventuali candidature che servirebbero per "far ripartire la città". Bisogna avere più di un pizzico di faccia tosta per non ricordarsi delle cose fatte e vissute da Orsoni & Company fino all'altro ieri. Qualche esempio? Non c'era mica Zappalorto quando è stata drasticamente ridotta (ed oggi annullata quasi) l'assistenza domiciliare veneziana, quando sono stati svenduti i più bei palazzi della città, privatizzato intere isole lagunari, massacrati i diritti dei lavoratori delle coop sociali, ridotte le spese per la cultura, disastrato il Lido, chiusi interi comparti sanitari, imposto brutalamente un regolamento della navigazione inutile, esposto ulteriormente il comune sulla questione dei derivati, approvato un PAT che regala ulteriori milioni di metri cubi alla speculazione edilizia con gravissimi danni ambientali, aumentato tasse locali, tentata la privatizzazione del casinò, gestito l'ACTV riducendo assunzioni, stipendi e diritti, svenduto le quote SAVE al fondo Amber e tanto tanto altro ancora.
    Ora, anche nel tentativo di agevolare chi sta tentando di rifarsi una "verginità" politica, il commissario ha tutto l'interesse nel temporeggiare e far passare tutta una serie di tagli che, avrebbero dovuti esser attuati, proprio dai "virtuosi" dell'ultima ora. Non siamo d'accordo coi tagli; non lo siamo per un semplice motivo che va al di là del tecnicismo amministrativo gestito anche in malo modo dall'ennesimo feroce "guardiano del faro".
    Siamo contrari perché da una parte si continuano a chiedere sacrifici a chi non ha alcuna colpa se non lavorare sempre di più e sempre peggio mentre dall'altra si continuano a rispettare dei parametri che avvantaggiano solo un pugno di banchieri ed industriali che in Europa la fanno da padrone. Questo è il succo della storia. Chi aggira quest'ostacolo inganna solo chi ancora crede al fatidico "cambiamento" che mai ci sarà stando dentro queste compatibilità, queste catene, quest'economia.
    "Da ognuno secondo le proprie responsabilità, ad ognuno secondo le proprie colpe" verrebbe da dire a Simionato, Agostini e ad altri loro cari "amici" di sventura.

    Enrico Pellegrini
    candidato sindaco
    PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

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